Il Sacerdote della gioia e la preghiera di Chiara
da Cronista di Strada di Mario Fortunato
Il Sacerdote della gioia e la preghiera di Chiara.
Due anime pie nella sofferenza
Don Tonino Cetrangolo, il sacerdote entrato nei cuori dei fedeli di Scario e di tutte le persone che hanno avuto il privilegio d’incontrarlo, ci ha lasciato il 14 maggio 2022.
Già sofferente di una grave malattia è morto presso il Covid Center di Agropoli dove era stato ricoverato dopo aver contratto il virus. Chiara Fortunato di Scario, anche lei affetta da una gravissima patologia, era volata in Cielo il 6 settembre 2012, all’età di 14 anni anni. Due anime pie unite dalla sofferenza e dalla fede, riposano nella stessa Cappella del Cimitero di Scario, per espressa volontà del parroco che vedeva nel cammino doloroso della sua giovane parrocchiana un esempio di autentica vita cristiana. La straordinaria storia è riportata nel volume ‘Una vita Ricordevole’ che Carmelo Fasano – ex Comandante della Polizia Municipale e Maestro in arte amanuense – dedica al parroco della gioia e del sorriso.
Don Tonino Cetrangolo, nato a Roccagloriosa il 6 gennaio 1966, da dodici anni guidava la parrocchia di Scario ed era Vicario Episcopale per l’annuncio della Catechesi della Diocesi Teggiano-Policastro. Sacerdote della gioia e della sofferenza, si dedicava con dedizione alla sua gente, senza trascurare i suoi talenti culturali e artistici (musica, teatro e pittura) che metteva a disposizione dell’attività pastorale. Grazie alle tantissime iniziative, era riuscito ad avvicinare alla vita religiosa persone di qualsiasi età, divenendo punto di riferimento per l’intera comunità.
Nel volume ‘Una vita Ricordevole’ – scritto a mano e in bella grafia da Carmelo Fasano – sono contenute numerose testimonianze di autorità religiose e istituzionali, personaggi di levatura nazionale del mondo dell’arte, della cultura e della politica e di gente comune, che rendono l’esatta dimensione della figura di questo straordinario sacerdote del Signore.
Nella cospicua raccolta degli attestati di affetto e di stima, trova posto un meritato ricordo per don Pietro Greco, parroco originario di Lagonegro, per diversi anni alla guida dei fedeli di Casaletto Spartano, Fortino, Battaglia, Ispani, San Cristoforo, Capitello, Policastro Bussentino, Santa Marina, Torre Orsaia e Casalbuono. Aveva insegnato nelle Scuole Superiori a Sapri e rivestito l’incarico di economo presso la Diocesi di Teggiano-Policastro. Morto presso l’ospedale di Salerno il 12 maggio 2022, due giorni prima della scomparsa di don Tonino.
Don Pietro viene ricordato anche per la sua intelligenza e l’adesione alla politica che lo avevano portato a ricoprire ruoli importanti nella società civile. Dotato di grande senso dell’umanità, con il suo largo sorriso, era sempre pronto a dare una mano a tutti Il libro curato con bravura dall’Autore rievoca aneddoti di notevole importanza. Interessantissima e a tratti struggente, a metà volume, la testimonianza fornita da Gerardo Fortunato, insegnante di religione alle Scuole Primarie, che, oltre a ricordare le qualità umane e spirituale di don Tonino, evidenzia il forte legame di fede che univa il sacerdote alla sua figlia Chiara, scomparsa all’età di 14 anni per un male incurabile e inoperabile.
‘Don Tonino amava Scario e le sue bellezze naturali; sempre aperto e disponibile al dialogo e all’ascolto di tutti; attento alla formazione dei giovani cui dedicava tanta cura; sempre generoso in ogni circostanza. Era un sacerdote di grande cultura teologica e profonda conoscenza dei testi biblici. Durante la malattia di nostra figlia lo abbiamo sentito molto vicino. La sua presenza è stata di grande conforto ed è servita ad arricchire il percorso spirituale di Chiara. Qualche tempo prima della morte, don Tonino un giorno le aveva chiesto: – Vuoi essere la mia compagna spirituale?– Lei, dolcemente, aveva accettato’.
Chiara era volata in Cielo alle 18.40 del 6 settembre del 2012 (esattamente dieci anni fa) alla presenza del parroco, che, pochi istanti prima che la fanciulla esalasse l’ultimo respiro, si era alzato in piedi per recitare la preghiera ‘Salve, o Regina!’: come richiestogli da una Voce interiore. Commoventi e traboccanti di fede le parole che completano il racconto.“Si può dire che è morta tra le sue mani sante. Ammirava la nostra bambina per la forza d’animo e la fede che aveva mostrato durante il lungo percorso di sofferenza al quale era stata chiamata. Aveva affrontato la malattia con serena rassegnazione, senza mai lamentarsi. Quaranta giorni prima di morire, quando la situazione stava peggiorando, Chiara, con una sola mano, scriverà faticosamente la lettera alla Madonna”.
Il sacerdote era rimasto profondamente colpito proprio dal testo della lettera.
Chiara, rispondendo all’invito del padre, aveva accettato di rivolgersi alla Madonna, ma, anziché domandare la grazia per se stessa, supplicava di proteggere i suoi cari e tutti i bambini del mondo, offrendo la sua vita a Dio e abbandonandosi completamente al Suo volere: come Gesù nel Getsemani. La preghiera riportata di seguito – scritta a poche settimane dalla morte – in cui è possibile riscontrare tratti della tecnica dell’inclusione caratteristica dei testi biblici, e con parole che si ascoltano a Medjugorje, è un grande mistero che solo il ‘Cuore di Dio’ può spiegare.
La scelta del Sacerdote di essere seppellito nella Cappella dove riposa Chiara conferma l’ammirazione che provava per l’offerta della vita e l’abbandono alla volontà di Dio. Un atto che suscita sugestione religiosa e tanti interrogativi. Un gesto meraviglioso, unico e comprensibile solo alle persone che hanno il grande privilegio di sentire la forza della fede .
Grazie a Carmelo Fasano per averci regalato un libro così interessante e ricco di storie che accompagnano le nostre vite. Gratitudine anche ai sacerdoti e a tutte le persone che dedicano la propria esistenza al servizio degli altri e in soccorso dei più bisognosi.