Dalla giustizia sanzionatoria alla giustizia riparativa
di Pietro Cusati
Dalla giustizia sanzionatoria alla giustizia riparativa, una realtà che sta dando forma al diritto. E’ terreno nuovo per la cultura penalistica, contemporanea, tutta da comprendere e da esplorare.
Dopo la Commissione Giustizia del Senato, anche quella della Camera dei deputati ha espresso parere positivo al decreto legislativo di attuazione della delega sulla riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo e parere positivo al dlgs di riforma del processo penale.
La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha espresso “soddisfazione” per i pareri favorevoli delle Camere e i suoi ringraziamenti a tecnici e forze politiche, che hanno seguito l’intero iter delle riforme .Le riforme del processo civile e penale avevano già ottenuto il 13 settembre 2022 il parere positivo della Commissione Giustizia anche di Palazzo Madama rientrano tra le milestones del Pnrr, una delle riforme cosiddette orizzontali del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopo i pareri delle Commissioni parlamentari, è atteso l’ultimo passaggio dei testi in Consiglio dei Ministri – che aveva già approvato gli schemi di decreto il 28 luglio 2022 ,civile e Ufficio per il processo, e il 4 agosto 2022, penale. La giustizia riparativa non è una forma di clemenza, un condono, un risarcimento del danno, un indulto, un’amnistia: è una realtà che sta dando forma al diritto. E’ terreno nuovo per la nostra cultura penalistica, contemporanea, tutta da comprendere e da esplorare. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia ha spiegato la giustizia riparativa durante la presentazione del quinto corso organizzato dalla Scuola superiore della magistratura, dal titolo “Dalla giustizia sanzionatoria alla giustizia riparativa”,presso l’Università Statale di Milano. La Guardasigilli ha ricordato ‘’ come la riflessione sulla giustizia riparativa non sia nuova alla Scuola che da tempo ne ha affrontato il tema, sin dal primo corso nel 2016 a Scandicci sotto la guida del Prof. Valerio Onida. “La giustizia riparativa vive già nel nostro ordinamento, nasce spontaneamente dalla società civile ed è sostenuta dalla sensibilità di alcuni che hanno saputo cogliere il bisogno con strumenti all’avanguardia” ,“l’avvio di questo quinto corso nasce in un momento particolare: siamo alle battute finali dell’approvazione della riforma del processo penale dove un ampio capitolo è dedicato proprio alla giustizia riparativa”.Ricordando poi come percorsi di giustizia riparativa si stiano diffondendo in tutto il mondo e che proprio a Venezia a dicembre 2021 si sia organizzato una Conferenza dei ministri del Consiglio d’Europa su questo tema, producendo l’utile frutto della Dichiarazione di Venezia, la Ministra Cartabia ha poi auspicato: “Ci auguriamo che la giustizia ripartiva possa vivere come corpo normativo accanto al diritto penale e processuale penale con significativi punti di incontro e che possa interessare molti magistrati”.