22 Novembre 2024

Carcere e lavori forzati durante la dittatura comunista: il cardinale Simoni perdonò i suoi aguzzini, la sua visita a Salerno

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dal WEB

Arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, fu confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Oggi il cardinale ha celebrato la santa messa a Salerno Ha celebrato la santa messa presso la Cripta del Duomo e presso il Santuario della Madonna del Carmine, stamattina, il cardinal Ernest Simoni. Nato nell’ottobre del 1928 e ordinato sacerdote l’8 aprile 1956, il cardinale era stato considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha: arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, fu confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni.

La storia e la visita a Salerno

Ai suoi compagni di prigionia, gli aguzzini avevano ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote uscirono sempre e solo parole di perdono e di preghiera. Arrivò, dunque, anche la condanna a morte, ma la sua pena fu poi commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari. Anche in questa drammatica situazione, il cardinal Simoni non perse la fede e non interruppe mai il suo ministero sacerdotale. Riuscì persino a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e a confessare gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli e il vino ricavato dal succo dei chicchi d’uva. Definitivamente liberato il 5 settembre 1990, confermò il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra, tra i quali si ricorda il primo cardinale albanese della storia, Mikel Koliqi (1902-1997). “Il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, Simoni ha raccontato davanti a papa Francesco le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista. Da Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala”, ricorda su Facebook l’Ufficio Cultura e Arte della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Il cardinal Ernest Simoni oggi è stato accolto dall’arcivescovo Andrea Bellandi  e dalla vicesindaca Paky Memoli per le celebrazioni nella nostra città: commozione ed emozione per la sua presenza a Salerno. “È stata una grande emozione partecipare questa mattina in qualità di vice sindaca presso il Santuario di Maria SS.ma del Carmine al Solenne Pontificale organizzato da Don Biagio e dal Priore dell’arciconfraternita del Carmine notaio Paolo Califano e presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Ernest Simoni”, ha detto la vicesindaca.

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