22 Novembre 2024

di Francesco Sampogna


sabato 25 settembre 1976 (46 anni fa)

Nascono gli U2: Il giovane batterista Larry Mullen, intenzionato a metter su una band, affigge un volantino nella bacheca della “Mount Temple Comprehensive School”, l’unica scuola non confessionale di Dublino. All’appello rispondono in quattro e il 25 settembre si ritrovano a suonare nella cucina di Larry, dando vita a un nuovo gruppo che prende inizialmente il nome di Feedback. Oltre a Mullen ci sono il cantante Paul David Hewson (soprannonimato dagli amici d’infanzia Bono Vox, dal nome di un negozio di apparecchi acustici), il bassista Adam Clayton e due chitarristi, Dave Evans (soprannominato The Edge, in italiano “lo spigolo” o “il limite”, con allusione sia al suo profilo spigoloso sia al suo modo di suonare la chitarra al limite) e il fratello Dick.

Dopo l’uscita di quest’ultimo nel 1978, la band prende il nome di U2, suggerito, pare, dal chitarrista dei Cure Robert Smith e ispirato all’aereo spia americano abbattuto in Unione Sovietica nel 1960 (apprezzato anche per il doppio significato di “you too”, anche tu, e “you two”, voi due). L’incontro nello stesso anno con il manager Paul MacGuinnes, che non si separerà mai più dalla band, apre la straordinaria parabola dei quattro musicisti irlandesi. L’uscita del primo album Boy, accompagnato al primo singolo I will follow (l’unica canzone ad essere sempre eseguita in tutti i loro tour), fa varcare loro i confini europei con le prime apparizioni negli USA, dove diverranno in poco tempo più famosi che nel vecchio continente. La svolta decisiva si avrà nel 1984, quando incontrano i produttori Brian Eno e Daniel Lanois. Il primo frutto di questo sodalizio sarà la mitica Pride, dedicata a Martin Luther King, che anticipa l’album The Unforgettable fire, primo in classifica a pochi giorni dall’uscita. Tre anni dopo con Joshua Tree il rock degli U2 irromperà in maniera più decisa sulla scena politica, con l’inizio di un profondo impegno per l’Africa e per i diritti umani in generale che resterà un punto fermo nel futuro della band. I loro 13 album venderanno quasi 200 milioni di copie, proiettandoli tra le migliori band di tutti i tempi.

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