Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

12 Aprile 2025

di francesco Sampogna

Questa mattina, i militari della Guardia di Finanza di Salerno, su delega della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, hanno proceduto alla notifica di un provvedimento, nei confronti di diciassette persone fisiche, residenti tra le province di Napoli, Avellino e Salerno.

Le attività istruttorie hanno permesso di accertare una mala gestio immobiliare di proprietà di un ente pubblico con sede in costiera amalfitana, un danno erariale complessivo pari ad 1.400.794,42 euro.

I riscontri contabili operati dalle Fiamme Gialle hanno consentito di procedere ad una capillare ricostruzione di n. 52 unità abitative di proprietà dell’ente, a fronte di un degrado amministrativo/contabile e di una situazione di sconcertante abbandono che, prima di allora, aveva impedito agli stessi amministratori di avere una completa cognizione del patrimonio amministrato.

Nello stesso contesto, l’attenzione investigativa è stata indirizzata alla verifica della legittimità e correttezza delle spese sostenute dagli amministratori che si sono alternati nella conduzione e nella gestione dell’ente, i quali hanno addebitato sui conti correnti dell’istituto costi non giustificati sostenuti presso distributori di carburante, ristoranti, pedaggi autostradali, oltre che prelevamenti in contanti privi di “pezze” giustificative.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *