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18 Aprile 2025

2 ottobre 1955 (67 anni fa)

Esce in edicola il settimanale L’Espresso: Nel 1955 l’Italia è in pieno boom economico: a febbraio è entrata in funzione, a Roma, la prima metropolitana italiana; a marzo la Fiat ha lanciato sul mercato la 600, destinata a prendere il posto della mitica “Topolino” nel cuore degli Italiani. Sul piano politico, chiusa la lunga stagione “degasperiana”, si conferma il clima di forte instabilità, figlio della “legge truffa” e del conseguente calo di consensi della Democrazia Cristiana.

In questo scenario si rafforza un’area liberale e laica che si coagula nel neonato Partito Radicale e ha il suo riferimento editoriale nel settimanale Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio. Da quegli ambienti arrivano Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari che, con il sostegno economico dell’imprenditore Adriano Olivetti, decidono di dar vita a un nuovo soggetto editoriale.

Abbandonata l’ambizione iniziale di farne un quotidiano, il 2 ottobre del 1955 pubblicano il primo numero del settimanale L’Espresso, stabilendo la redazione a Roma, in via Po (a due passi da Villa Borghese). Ispirato al francese L’Express (a sua volta modello europeo dello statunitense “Time”), il periodico si propone di dare voce alla sinistra liberal-progressista, ospitando sulle proprie pagine culturali scrittori del calibro di Alberto Moravia.

La linea editoriale che l’accompagnerà negli anni, improntata alle grandi inchieste e alle campagne di stampo laico, si evince già dal primo numero, in cui si denuncia la speculazione edilizia nella Capitale e si sceglie di introdurre l’argomento attraverso un titolo ad effetto (in quel caso “Capitale corrotta = Nazione infetta”), che resterà un aspetto identitario del settimanale.

A partire dal 1974 “L’Espresso” adotterà il definitivo formato tabloid (con il nome della testata in bianco su sfondo rosso) e due anni dopo favorirà la nascita del quotidiano la Repubblica, insieme al quale costituirà un importante gruppo editoriale presieduto dall’imprenditore Carlo De Benedetti. Dal 4 marzo 2022 a dirigere il settimanale è Lirio Abbate.

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