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18 Aprile 2025

di Guido Igliori

culturaidentita.it

Era l’estate del 1943 e stava raccogliendo il materiale per la sua tesi di Laurea, intitolata L’Istria Rossa, che avrebbe discusso di lì a poco all’Universtà di Padova: lei era Norma Cossetto, insegnate precaria e studentessa, nata 17 maggio del 1920 a Santa Domenica di Visinada in Istria.

Ma quel lavoro accademico non vide mai la luce: il 26 settembre di quell’anno un gruppo di partigiani comunisti titini la sequestrò e la portò nell’ex caserma dei Carabinieri di Visignano con l’obbligo di aderire al Movimento Popolare di Liberazione. Lei si rifiutò e per quel rifiuto iniziò l’inferno che la portò a una morte atroce: il giorno dopo la presero di nuovo e la portarono via. Non sarebbe più tornata a casa: diciassette aguzzini, partigiani comunisti, la legarono ad un tavolo, ripetutamente la violentarono, le recisero i seni e proseguirono con sevizie abominevoli e innominabili che finirono solo nella notte tra il 4 e 5 ottobre quando, insieme ad altri prigionieri, Norma Cossetto venne condotta con la forza fino a Villa Suriani e ancora viva gettata in una foiba. Aveva solo 23 anni.

Come dice Edoardo Sylos Labini direttore e fondatore di CulturaIdentità, questa è una pagina di inaudita violenza rimasta vergognosamente nascosta per troppi anni in molti libri di storia. Ed è per questo che con CulturaIdentità e il Comitato 10 Febbraio Norma Cossetto verrà ricordata i prossimi 4 e 5 ottobre in oltre 200 città italiane con una rosa rossa presso i monumenti simbolo della Grande Guerra, delle foibe e della violenza contro le donne. Un messaggio, quello di Norma Cossetto, di drammatica attualità, afferma Labini, non solo per il carattere ignominioso della violenza esercitata contro una donna per motivazioni politiche: si pensi alle manifestazioni di questi giorni delle donne in Iran contro la repressione e a favore della libertà, quella stessa libertà che Norma Cossetto difese fino all’estremo sacrificio. La violenza contro le donne va combattuta ogni giorno: ricordatela con noi con una rosa rossa in tutte le città italiane.

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