La Russa e Molinari, il centrodestra ha trovato l’accordo sui presidenti di Camera e Senato
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L’accordo nel centrodestra è praticamente fatto: Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia alla presidenza del Senato, Riccardo Molinari della Lega alla presidenza della Camera.
La prima decisione, il centrodestra, sembra proprio averla presa. L’accordo sui presidenti di Camera e Senato è fatto. Non è ancora ufficiale, anche perché le votazioni per eleggere seconda e terza carica dello Stato cominceranno domani. E in una notte tutto può cambiare. Ma soprattutto perché la trattativa continua serrata sulle caselle che contano del prossimo governo a guida Meloni. Inevitabilmente gli equilibri toccano anche le due presidenze del Parlamento e rientrano nel bilancio finale: alla fine la scelta dovrebbe ricadere su due volti noti di Fratelli d’Italia e Lega, con Forza Italia fuori da questa partita.Secondo quanto spiegano fonti qualificate a Fanpage.it, infatti, l’accordo sarebbe già stato chiuso su Ignazio La Russa alla presidenza del Senato e Riccardo Molinari a quella della Camera. Il primo fondatore di Fratelli d’Italia – insieme a Meloni e Crosetto – e volto storico della destra italiana, il secondo capogruppo uscente della Lega alla Camera alla seconda legislatura da deputato. Roberto Calderoli, di cui fino all’ultimo si è parlato – e si continua a parlare in chiave Senato – sembra però ormai fuori dai giochi. Anche se la Lega continua a spingere e a tenere apparentemente l’ipotesi sul tavolo, ma più che altro – spiegano le stesse fonti – per cercare di acquisire potere di trattativa sul governo. Non perché ci siano chance reali.Oggi in diversi hanno parlato di accordo già chiuso, e arrivando alla Camera Meloni ha fatto capire chiaramente che l’elezione dei due presidenti deve concludersi rapidamente: “Non possiamo perdere tempo, la situazione dell’Italia non è facile”, ha detto ai cronisti. Insomma, sembra tutto fatto per le prime due caselle – pesantissime – che il centrodestra si sta spartendo. Nei prossimi giorni saranno deputati e senatori a confermare l’accordo con i loro voti. Poi sarà il momento di formare un governo – dopo l’incarico che il Presidente Mattarella dovrebbe dare a Giorgia Meloni – e la partita entrerà di nuovo nel vivo.