23 Novembre 2024

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Il governatore della Campania risponde a chi, dalla platea del Festival delle Città 2022, gli fa notare che alcuni partiti sono anche “familisti”

Sono destinate a far discutere le discutere le dichiarazioni sul “familismo” rilasciate dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, in occasione del Festival delle Città 2022 in corso a Roma. 

De Luca a gamba tesa

“Ci sono partiti oggi in Italia che hanno dato vita a sistemi così chiusi che i congressi non sono correntisti ma tribali” ha affermato De Luca. E quando, dopo la sua critica ai partiti, dal pubblico qualcuno dice sui partiti che sono “anche familisti” (facendo un riferimento indiretto al figlio di De Luca, Piero, rieletto alla Camera nel listino bloccato del Pd), l’ex sindaco di Salerno risponde per le rime: Quando si parla di cose familiari bisogna fare sempre nomi e cognomi, dicendo anche chi sia il familiare, cosa fa nella vita, se ha un’attività professionale autonoma e può vivere anche al di là della politica, e se ha qualche merito”. Infine, un paragone inaspettato che coinvolge il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Bisogna stare attenti su questa cosa e lo dico perché siamo un paese di cialtroni. Nessuno si è permesso di dire che Mattarella è espressione del familismo: suo padre era ministro, suo fratello era presidente della Regione Sicilia ed è stato ucciso dalla mafia. Bisogna parlare chiaro, il tempo della demagogia deve finire”.

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