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9 Aprile 2025

27 ottobre 1962 (60 anni fa)

Caso Mattei: In una notte burrascosa, l’aereo partito da Catania e diretto a Linate su cui si era imbarcato il presidente dell’Eni, Enrico Mattei, precipitò nelle campagne pavesi di Bascapè, piccolo comune di 1.800 abitanti circa. Con lui persero la vita il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista americano William Mc Hale. Trascorreranno quarant’anni prima che sia fatta definitivamente luce su quel misterioso “incidente”, che tale non fu: nel febbraio del 2003 il procuratore di Pavia, Vincenzo Calia, chiese l’archiviazione del caso confermando la natura dolosa dell’incidente, pur nell’impossibilità di individuarne i colpevoli. Una sentenza che in parte rese giustizia a una delle figure più affascinanti e controverse della storia politica ed economica del Bel Paese.

Partigiano cattolico durante la guerra di Liberazione, Mattei fu premiato alla fine del conflitto con la direzione dell’Agip (ente statale per l’estrazione, lavorazione e distribuzione dei petroli). Oppostosi alla messa in liquidazione sostenuta dagli Usa e dalla grande imprenditoria italiana, risollevò l’Agip incentivando l’attività estrattiva e gettando le basi per la nascita dell’ENI-Ente Nazionale Idrocarburi (nel 1953).

Da presidente dell’ENI si propose un più che ambizioso traguardo, che avrebbe potuto cambiare per sempre il profilo economico e politico dell’Italia: raggiungere l’autonomia energetica, acquistando il petrolio direttamente dai paesi produttori e bypassando le cosiddette sette sorelle, ossia le principali compagnie petrolifere statunitensi che monopolizzavano il mercato del greggio. Per fare ciò aveva bisogno dell’appoggio dell’opinione pubblica, che si conquistò con una mirata campagna di comunicazione che aveva il suo laboratorio fondamentale nel quotidiano Il Giorno, da lui controllato attraverso l’ENI e dove lavoravano grandi firme del giornalismo di allora.

Parallelamente, creò una rete diplomatica che gli consentiva di ampliare i suoi contatti, in particolare con i paesi africani e del Medio Oriente. Tra questi si rivolse a quelli più poveri, puntando sulla comune condizione di difficoltà economica e sul fatto che l’Italia non aveva un passato da potenza colonialista.
Dentro di sé si rendeva conto di essere visto sempre più come una minaccia e cominciava a temere per la sua incolumità, al punto di arruolare ex partigiani per la sua difesa. Ciò non impedì il sabotaggio dell’aereo che lo portò alla morte. Al cinema la sua vicenda ispirò a Francesco Rosi il film “Il caso Mattei” (1972), con Gian Maria Volonté nel ruolo dell’imprenditore. Nel 2014, nel corso di esami condotti dal C.I.S. dei carabinieri di Roma, sono emersi frammenti metallici che hanno rafforzato l’ipotesi della presenza di una bomba a bordo dell’aereo.

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