Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è intervenuto alla 98ª Giornata Mondiale del Risparmio, dedicata a “Il valore del Risparmio nell’era dell’incertezza”
di Pietro Cusati
Si è svolta a Roma la 98° edizione della Giornata Mondiale del Risparmio 2022,avente ad oggetto : “Il valore del risparmio nell’era dell’incertezza”, organizzata dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (ACRI). L’inflazione non deve far ripetere gli errori di quaranta anni fa, quando al persistere dell’inflazione dovuto alla vana rincorsa tra prezzi e salari si associarono molti anni di disavanzi eccessivi, con la conseguenza ultima della crisi finanziaria e valutaria di cui ricorre in questi mesi il trentennale”. La congiuntura economica e la politica monetaria ,negli ultimi mesi l’incertezza che caratterizza il quadro economico e finanziario internazionale è notevolmente aumentata. L’attività economica globale risente pesantemente delle conseguenze dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia.L’Acri, l’associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio,ha celebrato a Roma all’Auditorium della Tecnica, in un “clima di incertezza”, come ha sottolineato nel suo messaggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Del ruolo fondamentale del Pnrr ha parlato nel suo intervento il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Queste ingenti risorse permetteranno di promuovere la transizione ecologica e digitale, rilanciare la crescita e rilanciare l’inclusione sociale, territoriale, generazionale e di genere”, ricordando però che “se il dispositivo per la ripresa e resilienza è la prima prova della consapevolezza europea di una reazione urgente davanti ai danni economici della pandemia, non si deve dimenticare che è in corso un ampio dibattito sul Patto di stabilità e crescita.Sarà adottata una proposta della Commissione Ue sulla revisione delle regole di bilancio”.Per il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti il nuovo governo è orientato a confermare i propri impegni nei prossimi anni, per ridurre il deficit della Pa e il rapporto debito/Pil. Ma è anche convinto dell’urgenza di proteggere le famiglie, soprattutto le più deboli, dal rialzo della bolletta e dell’aumento del carrello della spesa, di difendere la competitività delle nostre imprese. Secondo il presidente di Acri Francesco Profumo, l’ascensore sociale funziona solo in discesa. Il 42% di persone povere ha visto peggiorare la propria situazione rispetto a quella dei genitori. Gli italiani sembrano sfiduciati e non essere più in grado di rialzarsi. Sembra erosa la speranza”. E chi ha la disponibilità economica si guarda bene in questo momento così critico dall’investire i propri risparmi per far ripartire il Paese, e preferisce lasciarli sul conto corrente. La legge di Bilancio deve essere anche occasione per meglio tutelare il risparmio ha ribadito il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ,oltre che per limitare il debito pubblico che non deve crescere all’infinito, anche per non compromettere i complessi equilibri finanziari e gli stessi risparmi degli italiani”. Visco ha ricordato che “in seguito alla necessaria normalizzazione delle condizioni monetarie, il costo per il servizio del debito è destinato a salire. Ciò rende ancora più importante delineare un percorso realistico per proseguire la fase di graduale rientro dagli alti livelli del debito pubblico in rapporto al Pil avviato negli ultimi due anni”. “Sarebbe un segnale decisivo di credibilità per i mercati ,ha sottolineato il governatore Ignazio Visco, che si tradurrebbe in premi per il rischio sovrano più bassi, contenendo l’onere di interessi e riducendo lo sforzo necessario per raggiungere gli obiettivi di bilancio”.Senza che questo però impedisca al governo di intervenire a favore di famiglie e imprese per sostenere i costi dell’energia, anche se “i margini per l’erogazione di aiuti a famiglie e imprese saranno verosimilmente molto più limitati che negli ultimi due anni”, ma “possono essere ampliati con la riduzione di altre spese”. Visco auspica pertanto “interventi temporanei e mirati, destinati ai nuclei e ai comparti produttivi in maggiore difficoltà”, che “potranno contribuire a contenere la riduzione dei redditi reali e, per tale via, le pressioni sull’inflazione connesse con le richieste salariali senza compromettere l’equilibrio dei conti pubblici”. Inoltre Visco ha affermato che “il rialzo dei tassi ufficiali dovrà proseguire per attenuare il rischio che il persistere di un’elevata inflazione causata dal susseguirsi di shock di offerta si trasli sulle aspettative di famiglie e imprese, alimentando la dinamica dei prezzi e determinando aumenti più forti delle retribuzioni”. Tuttavia il ritmo di incremento dei tassi “non possono essere predeterminati sulla base di proiezioni o scenari precostituiti” e dovranno essere graduali, “valutando con attenzione l’adeguatezza dell’orientamento monetario sulla base delle evidenze che si renderanno via via disponibili”.