Turismo di ritorno – Comune di Centola aderisce al progetto
di Francesco Sampogna
Da uno studio condotto nel 2018 dall’ENIT , il turismo in Italia è in costante crescita. Il Comune di Centola ha aderito al progetto quinquennale che prevede il programma «Ritorno in Italia 2023-2028».
Il programma rientra nell’iniziativa del Comitato Nazionale promotore dell’iniziativa «2023 anno del turismo di ritorno: alla scoperta delle origini».
Tra le priorità dell’Ente, progetti culturali e turistici finalizzati alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e promozione del locale patrimonio.
Da alcuni anni, si è diffusa una nuova forma di turismo, turismo di ritorno.
Cos’è il turismo di ritorno?
Fa parte del turismo culturale, in quanto si riferisce principalmente ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati. Il bacino potenziale teorico del cosiddetto turismo di ritorno, è pari a circa 80 milioni di persone. Il progetto è rivolto ai connazionali residenti all’estero, e ai milioni di connazionali di seconda, terza e quarta generazione che vivono all’estero e prevede, in Italia, 13 mesi di organizzazione e 10 mesi di operatività (da marzo 2023 a dicembre 2023) durante i quali vengono organizzati eventi, sagre, workshop, missioni economiche, confronti e dibattiti. «Considerato che l’obiettivo del progetto è invitare i connazionali residenti all’estero e venire in Italia favorendo il turismo, riteniamo che – fanno sapere dal Comune – possa essere un valido strumento per il rilancio del nostro Comune, sia a livello culturale che economico». Il Comune di Centola, intende prendere parte al programma quinquennale; l’Ente, inoltre, è interessato a costruire una rete di organizzazione provinciale, regionale e nazionale.