Ischia, Pellegrino a Canale21: «Risorse vengano spese correttamente, manutenzione fiumi è gratuita»
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«La tragedia di Ischia e le recenti alluvioni determinate dal maltempo, che hanno colpito alcune zone del Cilento e del Vallo di Diano, hanno rimesso al centro del dibattito politico il tema della manutenzione dei territori e dell’abbandono dei corsi d’acqua. In queste ore stiamo ascoltando diversi annunci circa la messa a disposizione di milioni di euro per effettuarla nei territori colpiti da esondazioni. Bisogna tuttavia fare chiarezza su alcuni punti determinanti affinchè le risorse vengano spese correttamente». E’ Tommaso Pellegrino, consigliere regionale e capogruppo di Italia Viva in Regione a fare il punto della situazione nel corso del suo intervento questa mattina a Canale 21.
Pulizia dei fiumi è a costo zero
«Per quanto riguarda, ad esempio, la pulizia dei corsi d’acqua che rappresenta oggi, a mio avviso, la principale criticità, non serve spendere necessariamente soldi pubblici perché viene fatta a costo zero dalle ditte che vincono le manifestazioni d’interesse e si aggiudicano i lavori semplicemente in cambio della disponibilità delle sabbie rimosse, esattamente ciò che si faceva fino a qualche anno fa. Le risorse economiche vengano piuttosto utilizzate per progetti strutturali di prevenzione del rischio idrogeologico e per ripristinare celermente i servizi alle popolazioni colpite», dichiara Pellegrino.
Interventi rapidi
«Piuttosto è necessario intervenire rapidamente da un punto di vista legislativo per semplificare le procedure per la pulizia dei corsi d’acqua- ha aggiunto Pellegrino – la burocrazia su determinati temi come la manutenzione del Territorio e in particolare dei corsi d’acqua, non rappresenta alcuna tutela ambientale, ma crea abbandono, degrado e pericolo per le comunità locali. Tra pareri infiniti e autorizzazioni dei vari enti rischiamo di sperperare risorse e tempo prezioso».
Minacce anche nel Vallo di Diano
«È da anni – evidenzia Pellegrino – che mi batto per la manutenzione ordinaria di corsi d’acqua come ad esempio il fiume Tanagro, che ormai rappresenta una continua minaccia per numerose comunità. Qualche anno fa da Sindaco del mio Comune per pulire una vasca di sedimentazione del Tanagro ho dovuto fare ricorso al Prefetto di Salerno. Oggi un Sindaco che va a fare la pulizia di un corso d’acqua nella migliore delle ipotesi rischia un processo penale per disastro ambientale. Ribadisco la mia piena solidarietà alle famiglie colpite da questa immane tragedia – ha concluso – e mi auguro che alle polemiche e alle chiacchiere di questi giorni seguano i fatti su un tema, quello della manutenzione del Territorio, scomparso dall’agenda politica del nostro Paese».