L’EVOLVERSI DELLA SOCIETÀ NEL CORSO DEI SECOLI: SOCIETÀ SEMPLICI – SOCIETÀ COMPLESSE – SOCIETÀ DIGITALI
Editoriale – ATTUALITÀ a cura di Cosmo Guazzo
PARTE PRIMA
Nel corso dei secoli, la società è cambiata; si è passati dalla società semplice, a quella complessa, ed infine, alla società digitale. Questa distinzione, fu operata nell’Ottocento anche dal sociologo francese Èmile Durkheim: “Nelle società semplici o segmentarie, la divisione del lavoro era scarsa, le unità che le componevano erano poco differenziate e la coesione derivava dalla credenza ad una comune origine o identità”. In sintesi, per spiegare tutti i passaggi epocali, che ne hanno condizionato quest’ultimo scorcio storico e tutti i contesti salienti, possiamo utilizzare dei messaggi/chiave. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini (in carica dal 1978 al 1985), in un discorso ai giovani, tenuto nel 1980, disse: «Chi entra in politica, deve avere le mani pulite». Era il 1992, quando tangentopoli denominato “Mani pulite” con le inchieste, le indagini e i terrorismi psicologici, ha cambiato in Italia il corso della storia. Dopo di questa fase, la vita non è stata più la stessa. La politica, nella sua accezione etica, non ha superato la sua crisi. Sono nati nuovi partiti e si sono affermati nuovi leader nazionali e locali. Un altro effetto che ha determinato un forte cambiamento, è la rivoluzione praticata nella comunicazione, dai mass media, ai computer, internet, gli smartphone. Per non parlare poi, dei social network (facebook, twitter, instagram, ecc.). Infine, l’economia, è stata stravolta a partire dal cambio della nostra moneta nazionale, dalla lira, all’euro. Oggi, con un cellulare ed il suo touch screen si può comunicare con il mondo e con estrema naturalezza entrare in contatto con tutti. Ma, di tutti questi cambiamenti, chi ha perso e chi ha vinto. Certamente è stato l’uomo, nella sua essenza, nella sua piena identità, con i suoi valori, le sue scelte: ideologiche, politiche, economiche, ecc. Si registra un perenne cambiamento, generazionale e di genere. Sembra che non ci si fermi di fronte a niente. La magistratura interviene in indagini, intercettazioni, e tutto cambia. Lo stato di diritto e quello della presunzione di innocenza o del garantismo non favoriscono la verità in talune circostanze. Intanto, se un cittadino viene coinvolto in uno scippo, o in un furto, non viene garantito nella sua privacy e nella difesa del diritto, in tempi normali e brevi a causa delle lungaggini di indagini e processuali e, in tutto ciò, si inserisce anche il sovraffollamento del regime carcerario, per cui determinati reati vengono continuamente depenalizzati. I processi civili e penali registrano lungaggini e gradi di giudizio lunghi ed interminabili. Oggi, nella fiducia collettiva e condivisa, non fanno effetto le istituzioni, lo Stato, il Governo, bensì solo il Papa, ovvero Papa Francesco, con le sue omelie e i suoi ammonimenti verso la difesa del diritto e della persona. Se una persona, oggi, si fa una passeggiata, scorge giovani e non, alle prese con gli smartphone a chattare e a comunicare con il mondo. La stessa politica, si fa prioritariamente con gli smartphone. Non si dialoga più, non ci si confronta “de visu”, ma attraverso gli strumenti di comunicazione, gli smartphone o i video su youtube, streaming, web. “Si passa dal telefono fisso al fissa telefono”. Non sarebbe il caso che ci si fermasse un po’ e si mettesse un po’ di ordine, per recuperare l’identità perduta, dove la sicurezza sociale sia garantita e ci si dimentichi che si è solo un numero, un valore economico e competitivo!
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Cosmo Guazzo