Il Parlamento inglese approva la Carta dei Diritti
16 dicembre 1689 (333 anni fa)
Il Parlamento inglese approva la Carta dei Diritti: Il Parlamento come culla della sovranità dello Stato. Un principio cardine del sistema costituzionale del Regno Unito, che venne fissato per la prima volta con il Bill of Rights, la “Carta dei Diritti”, approvato nel dicembre del 1689.
Ispirato al pensiero del filosofo John Locke, padre del liberalismo, e suddiviso in 13 articoli, il documento nacque col proposito di definire i limiti dei poteri della corona, sancendo alcuni diritti inviolabili della massima istituzione di Westminster. Tra questi: libertà di parola e discussione; divieto per il re di abolire leggi e imporre nuove imposte, senza il consenso del Parlamento; libere elezioni per i parlamentari; fine alle persecuzioni per motivi religiosi.
I fatti storici che portarono alla sua adozione vennero ricordati come la Gloriosa Rivoluzione. Alcuni atti di re Giacomo II in favore della religione cattolica, allarmarono Whigs e Tories (rispettivamente le ali progressista e conservatrice del Parlamento) che, di concerto, decisero di offrire la corona a Guglielmo III d’Orange e a sua moglie Maria II d’Inghilterra (primogenita di Giacomo II). L’allora governatore dei Paesi Bassi accettò e la sua venuta costrinse alla fuga l’odiato sovrano.