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13 Aprile 2025

A QUANDO IL GRANDE DEPOSITO DI GNL NELLA ZOMA INDUSTRIALE DI CROTONE?

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Di Rodolfo Bava

E’ del luglio 2018, la notizia secondo la quale viene presentato al Comune di Crotone ed al Corap un progetto per la realizzazione di una grande deposito di GNL nella zona industriale. Ovvero, un impianto di ricezione, stoccaggio e distribuzione di metano liquido.

La scelta per il porto di Crotone è da ricercare, in modo particolare, nella presenza di un’infrastruttura portuale dotata di tutti i servizi. Per l’esercizio e la manutenzione dell’impianto sono previsti 150 addetti, mentre per l’indotto le persone da assumere sarebbero circa 500. Il programma della Ionio Fuel è la realizzazione di un impianto capace allo stoccaggio di 20 mila metri cubi complessivi, contenuti in 18 serbatoi di 1.226 metri cubi ciascuno. Il gas verrà movimentato mediante camion (70 mila metri cubi) e  mediante navi (340 mila metri cubi). Il porto di Crotone potrebbe divenire uno degli scali Italiani strategici per la promozione e diffusione del GNL con il bunkeraggio per navi, carburante per il trasporto pesante su gomma. Energia per le varie Industrie, per la rigassificazione. Attualmente ecco dove si trovano i rigassificatori : a Panigaglia nella provincia di La Spezia, ad Adria in provincia di Rovigo, a Livorno; a Gioia Tauro (in corso i lavori), a Marghera ed a Porto Empedocle. Per quanto riguarda l’impianto di Crotone, l’Amministratore della Società Ionio Fuel, Luigi dott. Virtuli, ha recentemente fatto la seguente dichiarazione: “Il nuovo capitolo amministrativo che va ad aprirsi con la VIA servirà a verificare e certificare tutti i profili di aspetto ambientale del nostro progetto”.

L’obiettivo principale è quello di trasformare il porto di Crotone in hub di rifornimento per la crescente attività delle navi con propulsione a GNL. Attualmente, i vari operatori dello shipping debbono rivolgersi verso i porti spagnoli e francesi. Il deposito di Crotone al centro del Mediterraneo ed alle porte di accesso al mare Tirreno ed Adriatico, potrebbe colmare tale lacuna, riuscendo ad  offrire vantaggi collaterali per il territorio: lo sviluppo di altre infrastrutture (strade, autostrade, aeroporto). Ed ecco cosa asserisce il Presidente della Società Ionio Fuel dott. Luigi Vartuli: “Predisporre lo scalo per questo tipo di servizio , puntando sulla promozione di un territorio così ricco sotto l’aspetto storico, culturale e ambientale, potrebbe rappresentare un volano formidabile per il suo decollo turistico. La nostra missione è quella di contribuire alla diffusione di quello che è, oggi giorno, il carburante verde per eccellenza: il GNL (gas naturale liquefatto)”.

In altra occasione il Presidente dott. Vartuli ha affermato: “Convinti che l’impianto possa contribuire ad un complessivo miglioramento del rapporto con il territorio, abbiamo deciso per l’allargamento dell’area su cui sorgerà il deposito nell’ottica di dotare l’area industriale di un polmone verde attrezzato con alberi ad alto fusto. L’obiettivo principale, al di là del chiaro vantaggio sotto l’aspetto della crescita economica, è potere contribuire ad un innalzamento complessivo della qualità infrastrutturale del territorio anche sotto l’aspetto ambientale”.

E, per concludere, riprendiamo da internet quanto segue: “Ricordiamo che, ad esempio, in Giappone (Paese grande circa come l’Italia) ne possiede più di 20. L’iter per la costruzione di nuovi impianti nella nostra Italia è molto lungo e logorante (mediamente oltre 10 anni) e, comunque, alla fine, rischia di essere bocciato per le resistenze locali. Attualmente, detti impianti di rigassificazione sono piuttosto sicuri (più di una raffineria) tali resistenze hanno spesso una componente irrazionale, difficilmente superabile. L’esperienza degli ultimi due decenni che ha visto bocciare, anche in dirittura d’arrivo, dei progetti molto dettagliati e finanziati, non ci fa sperare su uno sblocco della nostra situazione nel breve e neppure medio periodo. Lo scorso 1° marzo, l’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi, in un discorso al Senato, ha sostenuto “Dobbiamo ragionare su un aumento della nostra capacità di rigassificazione”.

Però, spesso e volentieri le parole volano e la situazione permane stagnante. E’ perfettamente a conoscenza di tutto ciò il Direttore della Società Ionio Fuel Luigi dott. Vartuli.

Coloro che possono sono vivamente pregati di adoperarsi al fine di potere dare la possibilità agli operatori economici di potere risolvere i loro problemi.

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