SASSANO (SA): NATALE CON “I TESORI NELLE TERRE DEI LUCANI E DEI SANSEVERINO TRA ARTE, STORIA E NATURA…”. L’OPERA LETTERARIA DEL PROF. NICOLA FEMMINELLA
Di Michele D’Alessio
Ieri sera martedì 27 dicembre, nella splendida e calda Chiesa di San Gaetano di Sassano, nella frazione di Caiazzano, il segretario Pietro Cusati dell’associazione dei giornalisti ADV, insieme alla giornalista di Ondanews Chiara Di Miele e Don Andrea La Regina,(Responsabile Nazionale Macro Progetti Della Caritas) ma per l’occasione in veste di giornalista, hanno incontrato e dialogato con il prof. Nicola Femminella, autore di un’opera preziosa, “I tesori nelle terre dei Lucani e dei Sanseverino” – un lavoro di ricerca su 56 comuni degli Alburni, Cilento, Golfo di Policastro e Vallo di Diano, una sontuosa opera letteraria e fotografica, in libreria e cartolibrerie, stampata da Edizioni Grafiche Zaccaria di Lagonegro (PZ).
L’opera ha avuto origine nel dicembre 2013 ed è stata terminata nel 2020, comprendente ben 864 pagine, raccolte in due volumi che, grazie al lavoro grafico e di ottimizzazione di Lucio Mori e di Michele D’Alessio per la parte fotografica, sono stati uniti in un elegante cofanetto, dove fanno bella mostra in tutto il loro splendore tipografico alcune immagine religiose.
La serata della presentazione, è stata impreziosita da una folta presenza di pubblico che fino a tarda sera ha sommerso di applausi e di domande il professore Femminella, che non si è sottratto all’invito dei presenti di raccontare, per grandi linee, il suo viaggio nella realtà socio-culturale di una zona di territorio a sud di Salerno, il Cilento e Vallo di Diano, che da sempre, lamentano lo stato di parziale abbandono in cui è stata lasciata dalle autorità istituzionali e politiche. Presenti alla presentazione, il sindaco di Sassano il dottor Domenico Rubino, accompagnati dai suoi consiglieri di fiducia (G. Russo, G. Spano, A. Capuano, A. Pizzi), il consigliere Regionale on.Tommaso Pellegrino e varie associazioni del Territorio. Il dialogo ha preso il via, dalla curiosità della nascita dell’opera, per poi passare alla storia, dall’insediamento dei monaci Italo-Greci, sbarcati in Sicilia, ma risaliti sino al Cilento ( ex Lucania) e qui fermatisi, proprio per i suoi fenomeni carsici e, quindi, le sue grotte, tra il IV ed il IX secolo. Il Sud, la ripresa di un territorio messo a ferro e fuoco dai saraceni e altri invasori, ebbe come protagonisti proprio i centri monastici, da monaci che prendevano ispirazione per la loro vita religiosa dagli scritti mistici e teologici di S. Basilio, dai quali partirono anche le opere di bonifica, di messa a coltura dei campi e la formazione di piccoli villaggi agricoli che avevano il compito di assistere viaggiatori, mercanti e pellegrini. I 56 paesi sono divisi in 17 itinerari, il quale l’autore ha spaziato dagli insediamenti rocciosi sugli Alburni (come l’Antece il guerriero scolpito nella roccia) all’abitato lucano sull’ altopiano di Caselle in Pittari, che va a costituire, probabilmente, un centro archeologico territoriale del V secolo a.C. come documentano i ritrovamenti di un’antefissa a protome femminile, e ancora, sua la teoria affascinante e misteriosa sulla magnificenza dalla Certosa di Padula, e poi tanti, numerosi spunti, dalle raffinatissime 24 statue lignee di Giacomo Colombo ospiti delle chiese del Cilento, all’idea di collegare i vari siti archeologici da Paestum, a Velia, da Roscigno a Atena e Padula sino a Laurelli.
Il messaggio del libro e della serata stessa è chiaro e preciso, realizzare con spirito di buona riuscita, nella speranza di stimolare nelle giovani generazioni dei Cilentani e Valdianesi, quello scatto di orgoglio per le proprie radici, eccezionali, anche solo per la nascita della scuola Eleatica di Parmenide e Zenone, come quanto il salto mortale che il maestro Nicola Femminella eseguiva per i suoi giovanissimi studenti durante i corsi di lettura strumentale. L’autore Nicola Femminella, sempre molto chiaro e dialetticamente coinvolgente, ha così spiegato le origini che sono alla base della decisione per questo importante lavoro che dovrebbe poter esercitare un forte richiamo non solo per chi leggerà i suoi volumi ma anche per tutti quelli che vorranno viaggiare insieme all’autore alla riscoperta dei tantissimi tesori, nascosti e sconosciuti ma presenti nelle nostre terre, quelle dei Lucani e dei Sanseverino
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