3 Dicembre 2024

Cronista di strada” a cura di Mario Fortunato del 10 febbraio 2023

Nel mese che celebra gli innamorati, ‘Cronista di strada’ fa tappa a Verona, palcoscenico della drammatica storia d’amore tra Giulietta e Romeo. (Tratto dal volume ‘Pianto di Primavera, pagine 69,70,71).

I luoghi

“La navicella ‘ToVi 2.0’ plana, dolcemente nell’Arena di Verona, come grandezza, il terzo anfiteatro d’Italia, preceduto dal Colosseo e dall’Arena di Capua.

In estate ospita il Festival lirico areniano e, da alcuni anni, anche grandi concerti con star internazionali. Ha una capienza di 20.000 spettatori.

Il centro storico della città veneta è situato in un’ansa dell’Adige, secondo fiume d’Italia dopo il Po, coi suoi 410 chilometri. Il corso d’acqua, che taglia in due la città, nel passato ha rappresentato la vera ricchezza dei veronesi. Essendo navigabile facilmente fino a Trento, costituiva la principale via di comunicazione anche per il trasporto delle merci; sulle sponde del fiume erano presenti tantissime attività dedite alla lavorazione del marmo e del legno, e numerosi cantieri navali.

Oggi, i ponti che attraversano il fiume sono punti di attrazioni per i turisti, come il resto del centro storico: piazza Bra, piazza delle Erbe con al centro la Madonna di Verona, piazza dei Signori con in mezzo il monumento di Dante e le Arche Scaligere”.

I personaggi

“Ma Verona è nota anche per essere indicata: ‘la capitale dell’amore’. A conferirle questo titolo straordinario è stata la storia di Giulietta e Romeo, rappresentata dalla leggendaria tragedia di William Shakespeare, scritta tra il 1594 e il 1596. Si tratta di una delle tragedie più rappresentate ed è tra le storie più popolari al mondo.

L’autore inglese avrebbe tratto lo spunto dalla novella Giulietta e Romeo scritta da Luigi Da Porto, ambientata proprio a Verona, al tempo in cui la città era dominata da Bartolomeo della Scala. Da Porto avrebbe appreso la storia dal racconto narratogli da un arciere di Verona, tale Peregrino, durante un viaggio d’armi che fecero insieme verso Udine. Una vicenda realmente accaduta a Verona. Sarebbero anche esistite le famiglie dei Montecchi e dei Cappelletti”.

La storia

“Per calarci nel magico mondo dei due innamorati, che sacrificarono le proprie vite per rimanere fedeli al loro amore, mi incammino verso la casa di Giulietta, in via Cappello: un palazzo medioevale appartenuto ai Cappelletti (nella tragedia Capuleti) a poca distanza da Piazza delle Erbe.

Sulla casa di Giulietta c’è ancora la presenza dello stemma dei Cappello sulla chiave di volta dell’arco nell’entrata che va in cortile. Entrando si possono ammirare: il famoso balcone di epoca gotica opportunamente restaurato, dove si affacciava Giulietta, e una statua in bronzo della giovane; in effetti, si tratta di una copia, perché l’originale, realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini, dopo oltre quarant’anni di onorato servizio, è dovuta andare in pensione. A furia di essere sfiorata, soprattutto sul seno destro (rito propiziatorio per favorire la fortuna in amore) presentava un piccolo foro proprio sulla mammella maggiormente toccata da milioni di innamorati provenienti da ogni parte del mondo. È possibile ammirare l’originale nella vicina casa Museo.

Il palazzo dei Montecchi, facoltosi e focosi mercanti coinvolti nella sanguinosa lotta politica tra guelfi e ghibellini, si trova a poca distanza, in un vicolo con entrata dalle Arche Scaligere. Sulla facciata della casa si può vedere un bassorilievo che rappresenta la cacciata di Romeo da Verona, dopo aver ucciso in duello Tebaldo, lo scudiero inviato dal Conte Paride, pretendente di Giulietta.

La tomba di Giulietta viene indicata all’interno dell’ex convento dei frati cappuccini, attuale Museo degli affreschi ‘G.B. Cavalcaselle’ di Verona.

A metà strada, tra le case di Giulietta e di Romeo, nel centro storico, in vicolo S. Cecilia, c’è la sede del “Club delle Segretarie di Giulietta”.

Il club, nato nel 1972 da un’idea di Giulio Tamassia, è coordinato da Giovanna Tamassia con la collaborazione di un gruppo di volontarie che gestiscono la posta di Giulietta. L’associazione organizza anche una serie di eventi di levatura internazionale: il concorso ‘Cara Giulietta’, il ‘Compleanno di Giulietta’, il premio letterario internazionale ‘Scrivere per amore’; cura nei dettagli anche i matrimoni celebrati nei luoghi di Giulietta, la casa e la tomba di Giulietta e la casa di Romeo. Al Club le segretarie devono leggere e rispondere, elargendo consigli e pareri sull’amore, a nome e per conto di Giulietta, alle migliaia di lettere che giungono da tutto il mondo: in particolare da ragazze che soffrono del mal d’amore.

La storia delle lettere ebbe inizio nel 1930, quando il custode della tomba, Ettore Solimani, cominciò a raccogliere le prime lettere lasciate dai visitatori in cerca di consigli. L’usciere comunale, commosso dalla triste solitudine che trovava in quegli scritti, iniziò a rispondere per dare qualche parola di conforto, diventando, di fatto, il primo ‘Segretario di Giulietta’. La storia continuò, anche dopo che andò in pensione, fino alla morte, nel 1978.

Le migliaia di lettere, con le relative risposte sono conservate nell’archivio del Club di Giulietta, e rappresentano un grande patrimonio nella letteratura dell’amore”.

Il pozzo dell’amore e le Arcate Scaligere

Restando nel mondo di Cupido, Verona racconta anche un’altra triste storia che ebbe luogo in vicolo San Marco in Foro dove si trova il ‘pozzo degli innamorati’. Protagonisti della vicenda Corrado di San Bonifazio e Isabella del casato dei Donati. Isabella sfidò Corrado a gettarsi nel pozzo per darle prova che l’amava; lui per dimostrarle il suo grande amore non esitò a buttarsi e morì. Isabella, presa dal rimorso, fece altrettanto.

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