8 Settembre 2024

di Giovanna De Luca

Si è tenuta ieri mattina, nel suggestivo scenario della Certosa di San Lorenzo di Padula, la celebrazione del 171° anniversario della nascita della Polizia di Stato.

Dopo la lettura del messaggio di gratitudine per l’operato delle donne e degli uomini della Polizia, fatto pervenire dal Presidente della Repubblica, il questore della Provincia di Salerno, Giancarlo Conticchio, ha spiegato ai presenti i principali compiti della Polizia di Stato. Il Questore ha sottolineato l’importanza di attività educative e informative svolte dalla Polizia presso le scuole per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, con l’intento di formare i giovani a un uso consapevole dei social media. Ha inoltre segnalato l’esistenza di un altro strumento di prevenzione, l’applicazione Youpol attraverso la quale è possibile inviare, anche in forma anonima, segnalazioni di violenza domestica, bullismo e spaccio di droga. Questo perché “È fondamentale la collaborazione di ogni cittadino, che è parte attiva e responsabile della vita democratica del Paese. Noi tutti dobbiamo dire no alla cultura dell’indifferenza. Non dobbiamo voltarci dall’altra parte”.

Il questore ha infine ricordato un illustre padulese, il poliziotto Joe Petrosino, che ha dedicato la sua carriera e la sua vita alla lotta contro la Mafia. “Aveva un sogno Joe Petrosino, diventare poliziotto. Ai ragazzi presenti dico: credete fortemente nei vostri sogni. I sogni si realizzano con lo studio, con la costanza e con la perseveranza”.

Dopo la consegna delle onorificenze agli appartenenti della Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in attività di servizio, l’amministrazione comunale di Padula, rappresentata dalla sindaca Michela Cimino, ha premiato il Questore Conticchio con una targa raffigurante la Certosa, come segno di riconoscenza per l’attività svolta durante la sua carriera.

La cerimonia di ieri è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide che ricorda gli agenti Mario De Marco e Antonio Bandiera, uccisi durante l’agguato terroristico delle Brigate Rosse avvenuto a Salerno il 26 agosto 1982.

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