3 Dicembre 2024

ROCCO SCOTELLARO DI TRICARICO, POETA E SCRITTORE,PROFONDO CONOSCITORE DEL DRAMMA DEI CONTADINI MERIDIONALI.

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«Informazione Giuridico e Culturale» a cura diPietro Cusati detto Pierino, giornalista, Consigliere – Segretario dell’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano (SA)

Rocco Scotellaro ,poeta e scrittore,nato a Tricarico nel  1923,morì a soli 30  anni ,a – Portici nel 1953, Il padre Vincenzo era calzolaio e la madre Francesca Armento sarta e casalinga, all’età di dodici anni, si trasferisce con la famiglia a Sicignano degli Alburni e successivamente a Cava dei Tirreni. Nel 1942 frequenta la facoltà di giurisprudenza a Roma, gli venne  assegnato un posto di istitutore presso Tivoli ma, conseguentemente alla guerra e alla morte del padre, avvenuta lo stesso anno, decide di tornare a Tricarico , suo paese natale. Nel 1946, incontra per la prima volta Manlio Rossi Doria  e Carlo levi, che indicherà come suo mentore. Rocco Scotellaro,socialista, fu sindaco di Tricarico dal 1946 al 1950, quando fu arrestato con l’ accusa di irregolarità amministrativa, in seguito, grazie all’intervento di Carlo Levi, ottenne un impiego presso l’Istituto agrario di Portici diretto da M. Rossi Doria. Alcune sue opere sono state pubblicate postume , Contadini del Sud (1954), il romanzo autobiografico incompiuto L’uva puttanella (1955) e una serie di poesie (È fatto giorno, 1954). In seguito sono stati pubblicati il volume di racconti Uno si distrae al bivio (1974) e la raccolta di versi Margherite e rosolacci (1978). Nel 2019 la sua intera produzione letteraria è stata raccolta nel volume Tutte le opere. Nel 1950 è accusato  dai suoi avversari politici e per questo costretto al carcere per 45 giorni ,nella cella n.7 del vecchio carcere di Matera,  a lui intitolata. Scotellaro venne assolto con formula piena per non aver commesso il fatto[. A causa di questa vicenda abbandona l’attività politica per dedicarsi maggiormente a quella letteraria, senza trascurare il suo impegno per i diritti del popolo meridionale.Accetta la proposta di Manlio Rossi Doria  per un incarico all’Osservatorio Agrario di Portici , dove compie ricerche e studi sociologici, oltre ad un’inchiesta sulla cultura e sulle condizioni di vita delle popolazioni del sud per conto della casa editrice Einaudi .L’ inchiesta fu interrotta dalla sua morte improvvisa, il 15 dicembre 1953; stroncato da un infarto, a soli 30 anni.Nel dopoguerra Rocco Scotellaro vide nel Partito Socialista Italiano il mezzo ideale per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini, di cui i governi si erano sempre poco occupati. Avendo vissuto  in un paese rurale, era ben consapevole   della situazione in cui sopravviveva la classe  contadina, le carenze alimentari e igienico-sanitarie, un caporalato spietato e intransigente, l’estrema e costante povertà.Nel dopoguerra partecipò attivamente all’occupazione delle terre incolte di proprietà dei latifondisti e fu tra i maggiori promotori della riforma agraria del Sud .Sua caratteristica principale in ambito politico è  stata la volontà di coinvolgere la popolazione per la soluzione dei problemi, come dimostra la fondazione dell’Ospedale Civile di Tricarico, nel 1947, realizzato con il contributo economico e umano dei cittadini.L’arresto scatenò in lui una delusione da indurlo ad abbandonare gli incarichi istituzionali.Tutte le opere di Scotellaro sono strettamente collegate alla società contadina a cui orgogliosamente rivendica di appartenere.

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