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5 Aprile 2025

Riceviamo e Pubblichiamo


Anno zero per la città della spigolatrice.
Siamo di fronte alla sciatteria politica più assoluta, dove regnano menefreghismo ed inaffidabilità. Come un déjà vu si ripresenta la comunicazione di divieto di balneazione. Ovviamente per averne notizia bisogna leggere l’albo pretorio, poiché il sindaco è entrato in una spirale del silenzio con cui si illude di poter sfuggire alle proprie responsabilità.
Turismo e ambiente sono completamente dimenticati, con amministratori che fanno passerella per ingannare qualche gonzo, alimentati solo dal proprio narcisismo e dal vuoto siderale. Unici vessilli che garriscono al vento della vergogna.
Dopo il problema della raccolta rifiuti della scorsa estate, la paventata realizzazione di una centrale di betonaggio – scongiurata grazie al nostro intervento- che avrebbe causato uno sfregio permanente al territorio e un pernicioso danno ambientale, ha finito col provocare soltanto un imbarazzante conflitto istituzionale con il primo cittadino di Maratea.
Ora nell’imminenza della stagione estiva il mancato ottenimento della Bandiera Blu e i continui divieti di balneazione.

Il silente Gentile rinunci alla non-gestione della materia ambientale e ceda la delega ad un componente della sua maggioranza (ammesso che al suo interno vi sia una sensibilità sul tema) altresì carente in tutte le sue accezioni.
Il declino di Sapri è tangibile e riguarda non solo questi settori, ma anche altri ambiti, quali il commercio, con la desertificazione dell’area commerciale e la chiusura dei pubblici esercizi, un tempo risorse per le casse comunali.
Traffico urbano congestionato, con mezzi pesanti che scorrazzano a tutte le ore del giorno, senza disciplina e in molti casi violando il codice della strada, impunemente.
Lungomare assediato da monopattini lanciati a folle velocità anche sulla passeggiata prospiciente la baia, in attesa che il gaudente primo cittadino si scuota dal torpore e dalla prolungata sbornia elettorale e inizi a lavorare per la amata Sapri, con provvedimenti efficaci e tempestivi come emanare un’ordinanza di divieto per i monopattini di circolare sul marciapiede e nelle villette del lungomare.
Il settore portuale, su cui si attende da ormai 30 anni un effettivo impulso, ma sempre più dimenticato e lontano da ogni forma di concreto sviluppo, merita un progetto serio e condiviso e non gli scarabocchi utilitaristici che ad ogni piè sospinto vengono tirati fuori dal cassetto per soddisfare qualche consenso.
In ultimo, ma non per importanza, Sapri è sempre più difficile da fruire anche per i suoi cittadini, costretti a circolare sia a piedi che con mezzi di trasporto su un’infinità di buche e ad assistere a continui rattoppi della rete idrica che ci fanno pensare che anche i servizi minimi siano indecorosi e non degni di quella che un tempo fu la capitale del Golfo di Policastro.
Emanuele Vita: Capogruppo Opposizione Comune Sapri

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