22 Novembre 2024

𝗩𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼. “𝗟𝗔 𝗠𝗘𝗥𝗔𝗩𝗜𝗚𝗟𝗜𝗢𝗦𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗔𝗚𝗡𝗘𝗧𝗧𝗔 𝗟𝗔𝗜𝗞𝗔”

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di Rodolfo Bava

La gentile amica Amedea Enza Ruggiero, ancora una volta, pubblicando un breve video, è riuscita a catturare l’attenzione di un nostro concittadino, trasferitosi da tempo nel Nord Italia.

Riferendosi al degrado imperante nella nostra città, Libero Parsifram, già citato in una nostra precedente nota, afferma: “Cara Amministrazione Comunale, osservi l’esempio degli animali, la loro filosofia di vita preziosa è la seguente: Vivere bene insieme per vivere meglio”.

E Parsifran ci sottopone la storia di una cagnetta: Laika. Affermando che sarebbe meraviglioso considerare l’uomo come il migliore amico del cane. All’epoca era un ragazzo ed un giorno, assieme ai compagni, trovarono nei pressi delle loro abitazioni, una cagnetta tremante, rannicchiata sotto una panchina. Era ferita. Non sapendo come agire, pregarono un signore anziano – Lino – che viveva da solo, di portarla a casa sua.

Dopo averla lavata e medicate le ferite, Lino disse ai ragazzi che la cagnetta, denominata Laika, sarebbe rimasta presso la sua abitazione ed i ragazzi sarebbero potuti andare quando volevano per far visita ed, eventualmente, portare del cibo. E, poi, Parsifran cerca di sottolineare il grande amore di Laika verso Lino, dopo alcuni mesi.

Un giorno la cagnetta, vedendo i ragazzi, li condusse nella camera da letto: sul letto giaceva in fin di vita Lino. Veramente straordinario l’amore di Laika: l’affannosa corsa dietro l’autoambulanza che sfreccia verso l’Ospedale. E, poi, la presenza costante, a morte avvenuta, presso l’abitazione. Ed, infine, l’accompagnamento del feretro fino al Cimitero.

“Dopo due giorni – afferma Parsifran – recuperammo il suo corpicino insabbiato sulla spiaggia, antistante il cimitero. Era morta affogata. Non sappiamo se per un gesto volontario dettato dalla disperazione o un incidente fortuito”.

E Parsifran ci fa osservare, a conclusione della suddetta storia quanto segue: “Una piccola riflessione: non può esserci umanità e bellezza nel mondo se l’uomo pensa di essere da solo al centro dell’universo, la miopia che ne deriverebbe nasconderebbe la consapevolezza di essere circondati da piccoli angeli, che non necessariamente hanno fattezza di un uomo o di una donna. Riconoscere questo errore è il primo passo per essere considerati umani. Un animale ha una sola missione, cercare di far star bene chi gli vuole bene, solo così riesce ad essere felice”.

E conclude così: “E’ un insegnamento che tutti dovremmo osservare, stare bene insieme per vivere meglio; un esempio che dovrebbe partire da chi ha responsabilità nella gestione della vita pubblica”.

E, da parte nostra, sottoponiamo quanto sopra alla cortese attenzione dei politici di casa nostra (locali e regionali; ma anche nazionali).

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