8 Settembre 2024

L’Antitrust ha avviata una istruttoria nei confronti di sette società petrolifere.

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di Pietro Cusati detto Pierino

L’Antitrust ha avviata una istruttoria nei confronti di sette società petrolifere Eni, Esso, Ip, Iplom, Q8, Tamoil e Saras per presunto cartello nel settore dei carburanti per autotrazione. Le sette  società,secondo l’Antitrust, si sarebbero coordinate per definire il valore della “componente bio” dei carburanti per autotrazione,una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita del carburante da autotrazione. Secondo l’Antitrust, i principali operatori petroliferi si sarebbero coordinati nella determinazione del valore della componente bio necessaria per ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa in vigore. La legge stabilisce che almeno il 10% del carburante per autotrazione deve essere composto da carburante bio,salva la possibilità di acquistare i Certificati di Immissione in Consumo. Il valore di questa importante componente del prezzo è passato da 20€/mc del 2019 a ca. 60 €/mc di oggi e ha un impatto sui prezzi alla pompa di circa 2 miliardi di euro. L’Antitrust contesta alle compagnie contestuali aumenti di prezzo, in gran parte coincidenti, che potrebbe essere stata determinata da scambi di informazioni diretti o indiretti tra le imprese interessate. Inoltre l’Antitrust  ha avviato un’istruttoria nei confronti di Società Cooperativa Culture (CoopCulture), Musement, GetYourGuide, Tiqets e Viator per il servizio di vendita dei biglietti per l’ingresso al Parco Archeologico del Colosseo, che comprende le aree dell’Anfiteatro Flavio-Colosseo, del Palatino, del Foro Romano e della Domus Aurea. I consumatori non avrebbero la possibilità di acquistare i biglietti sul sito del rivenditore ufficiale CoopCulture perché verrebbero comprati in massa da rivenditori secondari.Sin dalla fine del 2022 e nella prima metà del 2023, i biglietti per l’ingresso al Colosseo si sono esauriti subito dopo l’emissione sul sito di CoopCulture, mentre sono rimasti disponibili sulle piattaforme dei grandi operatori di intermediazione (Musement, GetYourGuide, Tiqets e Viator) che presumibilmente li acquistano in massa grazie all’impiego di sistemi automatici di acquisto (i cosiddetti “bot”). In seguito i biglietti vengono rivenduti a prezzo maggiorato sui propri canali, di solito in combinazione con altri servizi, quali ad esempio l’audioguida (in varie lingue oltre all’italiano), il servizio di guida turistica, il prelievo presso l’albergo, il giro turistico della città, la possibilità di “saltare” la fila.Pertanto CoopCulture, in qualità di rivenditore ufficiale, sembra non aver predisposto sistemi idonei ad evitare l’accaparramento dei biglietti messi in vendita da parte di rivenditori alternativi, privando così i consumatori della possibilità di acquistare i titoli di accesso al prezzo ordinario.

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