Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

13 Aprile 2025

di Pietro Cusati detto Pierino

La giustizia non funziona, separare le carriere dei magistrati è una riforma necessaria per l’attuazione del principio costituzionale del giusto processo.

Occorre una riforma vera, dobbiamo ritornare a mettere al centro del processo il cittadinosoltanto così si potrà migliorare il sistema giudiziario, l’Avv. Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense è intervenuto al convegno dal titolo: “Separare le carriere sei magistrati, unire la giustizia: una riforma necessaria”, organizzato dall’Organismo congressuale forense.

«La separazione delle carriere dei magistrati è oggi una necessità che si può sintetizzare in un concetto: il principio costituzionale del giusto processo e la vera attuazione del modello accusatorio si potrebbero realizzare se nel processo ci fossero tre estranei: il giudice, il pm e l’avvocato. Oggi, invece, ci sono due colleghi e un estraneo. I due colleghi sono il giudice e il pubblico ministero, l’estraneo è l’avvocato. 

Se si volesse dare completa attuazione al principio della terzietà del giudice rispetto alle altre parti del processo stabilito dall’articolo 111 della Costituzione risulta evidente la necessità di separare le carriere, poiché il processo è influenzato dalla struttura organizzativa della magistratura». Il dato  saliente  è che in Italia la giustizia non funziona, in Italia la giustizia non è giusta,  non porta al giusto processo, nella nostra Costituzione abbiamo introdotto il principio del giusto processo.

Sono state introdotte, anche dalla riforma Cartabia, una quantità enorme di insidie e trabocchetti nel processo e, soprattutto in quello civile, vincerà chi non è incorso in una insidia, questa è una cosa incredibile. In tutti i sistemi dell’economia moderna vige il principio della responsabilità ed efficienza, nella giustizia questo principio non vale; della inefficienza della giustizia, però, non risponde nessuno e fino a quando non si introdurranno degli indici di valutazione dell’efficienza del singolo processo, la giustizia non potrà mai migliorare. Dobbiamo riconoscere ai cittadini la possibilità di accedere alla tutela dei diritti senza difficoltà, oggi ci sono dei costi del processo altissimi.

La separazione delle carriere,le intercettazioni telefoniche,  misure che possono restituire credibilità al  sistema penale, anche nella prospettiva delle richieste dell’Unione Europea per i fondi del Recovery fund.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *