Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

30 Aprile 2025

di Pasquale Scaldaferri


Sapri, propaggine del golfo di Policastro nel Cilento lucano. L’unica area adibita a spiaggia libera è a sud, in località “Pali”, dopo che con scelta cervellotica, l’amministrazione comunale ha appaltato l’intero arenile a strutture private e lidi balneari, con l’eccezione di tre spicchi angusti di bagnasciuga.


Nonostante la proverbiale attenzione del “Coordinamento Nazionale Mare Libero”, che un mese fa ha individuato pesanti assenze e gravi criticità degli spazi di libera fruizione, la situazione si è ulteriolmente incancrenita.


Il solo spazio free della suggestiva baia saprese è nel degrado più assoluto, in evidente stato di abbandono, mai pulito e trasformato in discarica di laterizi e materiali di risulta.
Eppure basterebbe un minimo di attenzione, come la presenza quotidiana di lavoratori socialmente utili, agenti di Polizia locale, ma soprattutto solerti amministratori più amanti del territorio, per restituire decenza all’area, conferire qualità e civiltà “alla piccola gemma del mare del sud”.


Inquinare spazi e luoghi, offendere il decoro, turbare relax e tranquillità di chi intende godersi la vacanza e, soprattutto, deturpare l’immagine gloriosa di questo segmento della Magna Grecia, non deve essere tollerato da chiunque abbia senso civico e valori morali.

A partire da sindaco e amministratori. Di maggioranza e opposizione.

Con rinnovata stima
Pasquale Scaldaferri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *