22 Novembre 2024

La separazione delle carriere dei Magistrati è necessaria per garantire il giusto processo, previsto dall’art.111 della costituzione

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di Pietro Cusati detto Pierino

Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo. In pratica nel corso della carriera i  magistrati passano più volte dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa,purtroppo è  capitato che lo facessero anche nel corso dello stesso processo.  Questa contiguità tra il pubblico ministero e il giudice contraddice l’idea che l’attività del PM debba restare distinta da quella di chi giudica. I PM devono avere  carriere nettamente separate da quelle dei giudici.Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. Pm che fanno indagini e giudici che emettono sentenze  è un punto delicato  che ritorna  ogni volta che si parla di riforme della giustizia. Solo in  Italia Pubblici ministeri cioè  quelli che fanno le indagini) e i  magistrati giudicanti  appartengono alla stessa carriera, vale a dire  che sono selezionati da un unico concorso e dei loro trasferimenti e dei loro procedimenti disciplinari si occupa il Consiglio superiore della magistratura. La Costituzione stabilisce che la magistratura è autonoma e indipendente ed è soggetta soltanto alla legge. E i magistrati si distinguono tra loro soltanto per funzioni.La modalità attuale rende  meno paritarie le parti del processo ,Pm e avvocato difensore davanti al giudice. In realtà  l’appartenere alla stessa carriera determini un giudice meglio disposto verso un collega il Pm che verso un ‘estraneo, l’avvocato difensore ?

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