CONTINUANO IN ITALIA ED IN EUROPA GLI ACQUISTI DEI PORTI DAI CINESI. OFFRIAMO IL PORTO DI CROTONE
di Rodolfo Bava
E’ da alcuni decenni che la Cina, in tutto il Mediterraneo, sta cercando di appropriarsi di porti al fine di potere realizzare la famosa “Via della Sete”.
L’ultimo terminal, nel Pireo, nel 2021, con 88 milioni di euro. L’idea di Pechino, per il nostro Paese, è quello di creare la cosiddetta “Allenza dei Cinque Porti” in modo da coinvolgere Venezia, Trieste e Ravenna, nonché il porto di Capodistria e di Fiume. La grande compagni di navigazione cinese Cosco ha acquisito in Olanda il 35 per cento di Etr Euromax, Terminal Rotterdam.
Valore dell’operazione 125,4 milioni di euro. Il che consolida la presenza del gruppo cinese nel Nord. La Compagnia ha acquistato nel 2004, ad Anversa, il 20 per cento del terminal Antwerp Gateway ed è presente anche nel porto di Zeebrugge.
Inoltre ha stabilito ad Amburgo il proprio centro di controllo di tutti i servizi intra europei.
Gli ultimi investimenti risalgono al periodo 2015 – 2017 quando in otto porti (Haifa, Ashdod, Ambarli, Pireo, Rotterdam, Vado Ligure, Bilbao e Valenzia) spese oltre tre miliardi di euro. Interessati al progetto, in Italia, gli scali di Genova – Savona e Trieste, indicati, come punto di arrivo, dei traffici dalla Cina al Mediterraneo, attraverso Suez.
D’altro canto, la presenza cinese non manca negli scali del Northen range, né in quelli tedeschi. Finiscono con il risultare nel mirino dei cinesi anche i porti di Taranto e di Palermo.
A tal punto sorge spontaneo chiederci: “Non sarebbe opportuno cedere anche il porto di Crotone ai Cinesi affinchè possa essere valorizzato e movimentato?”