Addio al Prof. Domenico De Masi, il sociologo aveva 85 anni, era stato Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
di Pietro Cusati detto Pierino
Il Sociologo Domenico De Masi era nato a Rotello, in provincia di Campobasso, il primo febbraio del 1938, è stato professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università «La Sapienza» di Roma, dove ha ricoperto il ruolo di preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Il suo interesse è stato rivolto alla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, alla società postindustriale, allo sviluppo e al sottosviluppo, ai sistemi urbani, alla creatività, al tempo libero, ai metodi e alle tecniche della ricerca sociale con particolare riguardo alle indagini previsionali.
Nel 2008 è stato per un breve periodo Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni . Iniziò la carriera accademica, prima come assistente di sociologia all’università Federico II di Napoli, che affiancava a quella di ricercatore all’Italsider di Bagnoli. Nel 1970 accetta l’incarico di assistente presso la facoltà di Scienze politiche all’università di Cagliari, e lì trovò brillanti docenti Gustavo Zagrebelsky, Valerio Onida, Luigi Berlinguer, Franco Bassanini. Tornò a Napoli, all’Orientale, dove insegnò Sociologia a Scienze politiche, di nuovo alla Federico Secondo II tra il 1974 e il 1977 e dopo approdò a Roma dove insegnò Sociologia presso il Magistero fino a divenire preside della facoltà di Sociologia e Scienze della Comunicazione. Moltissime le pubblicazioni : Il lavoratore post-industriale, Il futuro del lavoro, a Ozio creativo “la quantità e qualità del prodotto non dipendono dal controllo sul lavoratore ma dipendono dalla sua motivazione” e dalla sua capacità di entrare nella dimensione di “ozio creativo”. Il Sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, l’amministrazione comunale e l’intera comunità ravellese piangono la scomparsa di Domenico De Masi, personalità di primo piano della cultura italiana, cittadino onorario della città di Ravello , assessore esterno al Comune di Ravello nel 1993 e primo presidente della Fondazione Ravello”. Amava profondamente Ravello, da autentico ravellese, e qui trascorreva tutte le estati, avendo eletto la città a suo buon ritiro. Personalità poliedrica, spigolosa ma generosa, ha sempre assicurato il suo impegno disinteressato a tutte le iniziative, raggiungendo Ravello in qualsiasi stagione. Tra i suoi tanti meriti c’è quello di avere promosso, nel corso della sua lunga e prolifica attività, l’immagine ed il prestigio della Città di Ravello nel mondo e contribuito alla crescita del tessuto economico e sociale del territorio, con la sua instancabile attività di ricerca storica e di valorizzazione degli aspetti più autentici dello spirito dei luoghi.