A Roma la cerimonia di premiazione della X Edizione del Premio internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo”
Riceviamo e Pubblichiamo
Si terrà il prossimo 6 ottobre a Roma, presso la Sala Verdi dell’Hotel Quirinale, in Via Nazionale n.7, la cerimonia di premiazione della X Edizione del Premio internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo”, intitolato al grande umanista salentino Antonio de Ferraris (Galatone, 1444 – Lecce, 1517), medico, umanista, filosofo e astronomo. Il prestigioso concorso letterario è organizzato da VERBUMLANDIART APS, con sede a Galatone (Lecce), la cui presidenza sin dalla fondazione è retta da Regina Resta, instancabile operatrice culturale e raffinata poetessa. Il Premio, nei dieci anni di realizzazione ha collezionate partecipazioni eccellenti sia per autori italiani che tra quelli stranieri, selezionando attentamente la produzione degli scrittori che scelgono di concorrere al Premio. Cosicché, pur restando assai elevata l’adesione al concorso, la specialità delle Sezioni ha consentito di valorizzare ancor più la qualità delle opere, spesso composte apposta per concorrere al Premio d’Eccellenza “Città del Galateo”.
Presidente Onorario del Premio è il prof. Francesco Lenoci, docente dell’Università Cattolica di Milano. Ricorrendo il Decennale del Premio, sono stati costituiti il Comitato d’Eccellenza per la Cultura, composto da Antonia Avati, Francesco Giorgino, Simona De Mita, e il Comitato d’Onore, composto da Amy Rosenthal, Anna Manna, Federico Gentilini, Giuseppe Laterza, Marco Patricelli, Melanie Habighorst, Pierluigi Congedo.
La Giuria del Premio per l’edizione 2023 del Decennale, nelle sue specifiche Sezioni, ha completato il cospicuo lavoro di lettura e valutazione delle opere in concorso. Un lavoro assai impegnativo per le varie sezioni del Premio e per il considerevole numero degli autori, un vero successo sia nella partecipazione che per l’elevata qualità delle opere. La Giuria, sotto la Presidenza del poeta Sergio Camellini, ha operato alacremente riguardo le varie Sezioni del Premio, con le seguenti composizioni:
ARTICOLO DI GIORNALE: Roberto Sciarrone, Mimma Cucinotta, Goffredo Palmerini.
POESIA IN LINGUA E VERNACOLO/ LIBRI DI POESIA EDITA E INEDITA:
Assunta Spedicato, Daniela Quieti, Gianpaolo Mastropasqua, Marilisa Palazzone.
RACCONTO: Fiorella Franchini, Marilisa Palazzone.
NARRATIVA: Annella Prisco, Mary Attento.
NARRATIVA PER BAMBINI E RAGAZZI: Marilisa Palazzone, Regina Resta.
SAGGISTICA: Domenico Interdonato, Fiorella Franchini, Romina Gobbo.
GIURIA STRANIERI: Claudia Piccinno, Elisabetta Bagli, Mirjana Dobrilla.
Il poeta e scrittore Hafez Haidar è il Presidente per le Rappresentanze Culturali Estere, mentre Presidente del Premio è Regina Resta, alla cui cura sono anche affidati il coordinamento generale e la complessa organizzazione del concorso letterario. Doveroso formulare un ringraziamento a tutti gli autori, i veri protagonisti, a prescindere dalla graduatoria di merito e dalla competizione letteraria, perché con la loro partecipazione hanno tutti onorato il Premio. Si annota che gli scrittori, in larga parte, hanno seguito in modo ormai consolidato le regole dettate nel bando. Il verso libero è decisamente il più utilizzato, ma la poesia espressa in rima conta ancora molti affezionati. Si osserva inoltre come diversi giovani si affacciano all’esperienza narrativa e questo è motivo di speranza per il futuro della nostra cultura. Infine, assai numerosa è la partecipazione femminile.
Rilevante è stato per la Giuria il lavoro di analisi e giudizio. Oltre duemila le liriche presentate al Premio, quasi cinquecento i libri di poesia, narrativa e saggistica in concorso. Davvero un grande successo le presenze in concorso. Significativa, inoltre, la partecipazione dall’estero. Valutate singolarmente tutte le opere pervenute e dopo un costruttivo confronto fra le diverse proposte, anche con letture comparate e valutazioni critiche, la Giuria ha definitivamente deliberato le seguenti classifiche per le varie Sezioni del Premio. Qui di seguito i vincitori della X edizione e gli insigniti dei premi speciali. Tutte le opere comunque costituiscono un inestimabile patrimonio linguistico e culturale per il nostro Premio.