L’Italia protagonista all’Assemblea generale dell’Onu. Le sfide globali tra clima, guerra e diritti umani
di Davide Sarno
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri Antonio Tajani partecipano alla 78° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove si confrontano con i leader mondiali su temi cruciali come il cambiamento climatico, il conflitto in Ucraina, la crisi diplomatica tra Canada e India e l’educazione per lo sviluppo sostenibile.
L’Italia è al centro della scena internazionale in questi giorni, grazie alla sua partecipazione attiva e costruttiva alla 78° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si tiene a New York dal 18 al 22 settembre 2023. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri Antonio Tajani sono presenti alla sede dell’Onu, dove hanno l’opportunità di dialogare con i leader mondiali su questioni di rilevanza globale, che richiedono una risposta coordinata e solidale da parte della comunità internazionale.
Cambiamento climatico: l’Italia in prima linea per la transizione ecologica
Uno dei temi prioritari all’ordine del giorno dell’Assemblea generale è il cambiamento climatico, che rappresenta una minaccia esistenziale per il pianeta e per le future generazioni. L’Italia ha dimostrato il suo impegno per la transizione ecologica, sia a livello nazionale che europeo, adottando misure concrete per ridurre le emissioni di gas serra, promuovere le energie rinnovabili, incentivare la mobilità sostenibile e proteggere la biodiversità. Il presidente Mattarella ha sottolineato l’urgenza di agire con determinazione e responsabilità per contrastare il riscaldamento globale, richiamando l’attenzione sul ruolo chiave dei giovani, che sono i protagonisti del movimento Fridays for Future e dei summit sul clima organizzati dall’Italia in vista della COP26 di Glasgow.
Conflitto in Ucraina: l’Italia sostiene la diplomazia e il dialogo
Un altro tema caldo all’Assemblea generale è il conflitto in Ucraina, che dura ormai da due anni e ha causato migliaia di vittime civili e militari, oltre a gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale. L’Italia ha espresso la sua solidarietà al popolo ucraino e ha condannato l’aggressione militare della Russia, che ha invaso e occupato illegalmente la Crimea e il Donbass. Il ministro Di Maio ha ribadito il sostegno dell’Italia al processo di pace di Minsk e alla mediazione dell’OSCE, auspicando una soluzione pacifica e negoziata della crisi, nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina².
Crisi diplomatica tra Canada e India: l’Italia fa appello al rispetto del diritto internazionale
Un altro motivo di tensione all’Assemblea generale è la crisi diplomatica tra Canada e India, scatenata dall’espulsione reciproca di diplomatici accusati di omicidio. La vicenda riguarda l’uccisione di un leader sikh, Hardeep Singh Nijjar, avvenuta nel giugno scorso nell’ovest del Canada. Il governo canadese ha sostenuto che le autorità indiane sarebbero coinvolte nell’omicidio, mentre il governo indiano ha respinto le accuse come assurde. L’Italia ha espresso la sua preoccupazione per l’escalation del conflitto e ha fatto appello al rispetto del diritto internazionale e alla cooperazione tra i due paesi, che sono partner importanti dell’Italia nel campo economico, commerciale e culturale.
Educazione per lo sviluppo sostenibile: l’Italia promuove un evento con Avsi
Infine, un tema positivo all’Assemblea generale è l’educazione per lo sviluppo sostenibile, che è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 adottata dall’Onu nel 2015. L’Italia ha promosso, in collaborazione con le missioni permanenti presso le Nazioni Unite di Nigeria e di Italia, la Global Partnership for Education (Gpe), l’Unesco e il Group of Friends for Education and Lifelong Learning, un evento a margine dell’Assemblea generale sull’educazione come investimento fondamentale per lo sviluppo. All’incontro hanno partecipato il presidente del Parlamento europeo Metzola e la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay, che hanno illustrato le buone pratiche e le sfide dell’educazione nel mondo, con particolare attenzione all’Africa e alle donne. L’Italia ha sottolineato il suo ruolo di leader nell’ambito dell’educazione, sia a livello bilaterale che multilaterale, e ha annunciato un contributo di 10 milioni di euro alla Gpe per il periodo 2023-2025.