Palermo : “Giustizia al Servizio del Paese”, incontro organizzato dalla Corte dei Conti
di Pietro Cusati detto Pierino
Le Supreme Magistrature italiane ed europee a Palermo,il sistema-Paese,due giorni di incontri e dibattiti organizzati dalla Corte dei conti ,per confrontarsi con la politica, il mondo accademico e quello forense. Compete alle Corti esprimersi “in nome del popolo italiano”, non “in vece del popolo italiano”.Il parametro per il giudice non è la condivisione o la non condivisione dei contenuti della norma che è chiamato ad applicare, a meno che non dubiti motivatamente della sua coerenza con la Costituzione e in tal caso però la strada obbligata è non già la disapplicazione, bensì la questione di illegittimità. Ha aperto i lavori il presidente della Corte dei conti Guido Carlino su “La magistratura contabile garanzia del buon andamento della Pubblica Amministrazione”.
Il presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti ha introdotto e relazionato su :”La magistratura amministrativa nel rapporto tra potere pubblico, cittadini e imprese”. La terza relazione ha riguardato “La magistratura ordinaria garante dei diritti per lo sviluppo del sistema-Paese”,ed ha introdotto la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano. Presente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, Carlo Nordio, Ministro della Giustizia; Silvana Sciarra, Presidente della Corte Costituzionale; Giovanni Pitruzzella, Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea; Fabio Pinelli, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Per effetto della riforma e a seguito di un’ampia giurisprudenza elaborata dalla Corte costituzionale, la Corte dei conti si presenta non soltanto come il custode dell’equilibrio di bilancio, ma – ancor di più – come presidio indispensabile di taluni principi fondamentali espressamente previsti dalla Costituzione.
Principi che vanno, dal buon andamento della Pubblica Amministrazione, all’equilibrio intergenerazionale, al bilancio come bene pubblico, alla salvaguardia dei diritti sociali sotto il versante dell’adeguata dotazione finanziaria e alla tutela di interessi diffusi che non fanno capo a un soggetto determinato, ma che sono riferibili all’intera collettività e che per molto tempo sono rimasti privi di adeguati strumenti di garanzia. La tutela di questi principi è affidata non soltanto alla funzione di controllo, esercitata dalla Corte affinché l’amministrazione, oltre a operare nel rispetto della legalità formale, si caratterizzi per un uso equilibrato delle risorse e dei beni pubblici, conformandosi a principi di efficienza, di efficacia e di economicità, ma anche a quella giurisdizionale.