La venerazione di Santa Irene a Magliano Nuovo
di Antonella Casaburi
Il 20 ottobre si celebra Santa Irene, la vergine e martire protettrice di Magliano Nuovo. Il borgo cilentano di Magliano Nuovo, che è una frazione del comune di Magliano Vetere, ha dedicato a Santa Irene un altare all’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta, antica Chiesa eretta tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400, e che in origine era a due navate, a cui se ne aggiunse una terza nel 1600.
Fu proprio nel 1600 che a Magliano Nuovo due tristi eventi danneggiarono il sacro luogo e il suo prezioso archivio: un’incursione di briganti e la caduta di un fulmine.
A seguito di tali avvenimenti scoppiò un incendio che coinvolse la Chiesa e l’abitato. Poco dopo i tristi avvenimenti legati ai fulmini e al fuoco, a metà del Settecento la Chiesa di Santa Maria Assunta di Magliano Nuovo si affidò a Santa Irene: arrivò, su istanza della Congregazione di Carità, una splendida statua di Santa Irene. La statua è un’opera lignea realizzata dallo scultore Domenico Di Venuta e risalente alla metà del 1700; raffigura Santa Irene nell’atto di fermare con la mano destra un fulmine: la Santa infatti viene invocata come protettrice contro i pericoli dei fulmini. A Santa Irene, che fu proclamata protettrice di Magliano Nuovo, fu dedicato un omonimo altare: l’altare maggiore, che fu interamente rifatto in marmo pregiato; e le colonne delle navate, in origine di pietra calcarea locale, furono abilmente lavorate da maestri scalpellini e rivestite da pregevoli intonaci e stucchi.
Alla vergine e martire cristiana protettrice contro i danni causati dai fulmini, la cui esistenza terrena è circondata da un alone di mistero, e i cui numerosi miracoli sono testimoniati da un’antica “Vita” abbreviata del Menologio di Basilio II del secolo X, ogni anno il 20 ottobre Magliano Nuovo rinnova le preghiere con profonda e sentita devozione.