La sindemia che colpisce i più poveri
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di Stefano Cazzato
Tra i tanti libri, più che altro instant book rituali, pubblicati nel corso della pandemia, questo pamphlet della filosofa francese Barbara Stiegler si distingue per la serietà degli argomenti e la radicalità del punto di vista che non risparmia da critiche né la linea ufficiale adottata dalla maggior parte dei governi né le posizioni complottiste e populiste.
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In primo luogo, il Covid per Stiegler non è stato una fatalità, la prima di una serie di fatalità con cui dovremmo imparare a convivere, come ci viene detto, in cambio del progresso e della modernità capitalistica.
L’abbattimento delle “frontiere di specie”, “i danni ambientali”, l’accelerazione delle economie e dei mercati hanno sicuramente influito sulla genesi e la diffusione così rapida del virus. Che da virus per l’uomo si è trasformato in un virus per la democrazia nel momento in cui è passata l’idea che la salute fosse in conflitto con la libertà, delegando unicamente agli esperti la questione delle soluzioni invece di farne un tema di dibattito politico. Che è stato così svuotato, impoverito, silenziato, esso stesso chiuso, confinato per Pandemia.
In secondo luogo – si chiede Stiegler – le preoccupazioni dei governi sono davvero quelle sanitarie? Se fosse stato così, prima del Covid, molti governi occidentali, tra cui la Francia e l’Italia, non avrebbero smantellato la sanità pubblica (chiusure di ospedali, scarsi investimenti, lasciapassare alle strutture private etc.) e dopo avrebbero fatto qualcosa per rilanciarla, anche per venire incontro a quei soggetti che la pandemia ha reso ancora pù vulnerabili. La sfida lanciata nei tristi giorni delle morti e dei ricoveri che la pandemia ci avrebbe reso migliori, fatto riflettere sugli errori, ridato fiato e risorse al principio e di uguaglianza e di tutela si è rivelata semplice retorica.
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Populismo? Proprio no, visto che anche l’editore di Lancet, Richard Horton, con cui si apre questo j’accuse, ha parlato di una sindemia, cioè “di una malattia causata dalle disuguaglianze sociali e dalla crisi ecologica intesa nel senso più ampio”.
Lancet, tanto per non essere sospettati di indisciplina scientifica e di novaxismo (formule sbrigative e generalizzanti per mettere a tacere chi aveva idee differenti) “è una delle più prestigiose riviste mediche al mondo”.
B. Stiegler, La democrazia in Pandemia, Carbonioeditore, 2021, pp. 78, euro 9.00