METTIAMO IN SICUREZZA IL VALLO DI DIANO PER EVITARE UN TRIBUTO DI BONIFICA SENZA BENEFICI PER L’UTENTE
Riceviamo e Pubblichiamo
Mettere le mani avanti è un’espressione molto comune nella gestione politica / amministrativa del nostro Vallo di Diano. Il fatto di dire di aver fatto ma si poteva fare di più , questa mossa può essere letta come un mettere le mani avanti in caso di difficoltà nella gestione.
Abbiamo appreso che le risorse economiche del Consorzio di Bonifica Integrato Vallo di Diano e Tanagro non sarebbero sufficienti per garantire una adeguata manutenzione sul nostro territorio , questo aprirebbe un serio problema nella stagione invernale cui il territorio ha più bisogno di sicurezza.
Gli ultimi tragici avvenimenti delle alluvioni hanno dimostrato quanto siano importanti un corretto piano e una corretta attuazione della bonifica , nelle zone che ricadono nell’ambito del Consorzio di Bonifica Integrato Vallo di Diano e Tanagro, i canali, fondamentali in caso di allagamento, non si riconoscono più e gli argini andrebbero in alcuni casi ricostruiti o almeno ripuliti da erbacce e detriti.
La necessità di pulire i canali per prevenire allagamenti è confortata da immagini che dimostrano come su quei canali non vi sia da tempo né la manutenzione ordinaria , in capo al Consorzio di Bonifica , né quella straordinaria, in capo alla Regione Campania.
Tutto questo mentre c’è un’ importante pretesa tributaria a carico degli agricoltori attraverso il famigerato e ormai noto anche ai non addetti ai lavori contributo che, in questo caso, si traduce in un tributo di bonifica richiesto senza beneficio per l’ utente.
La questione è seria e serve una presa di responsabilità da parte del Consorzio , della Regione Campania, dell’assessorato all’Agricoltura e dall’assessore alle Infrastrutture; è necessario destinare risorse finanziarie adeguate per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di bonifica , nonché per ripristinare quelli che sono andati perduti.
Questo non solo a vantaggio e salvaguardia dei terreni e delle strutture agricole , ma soprattutto dei centri abitati che più beneficiano in termini di sicurezza da una corretta gestione idrogeologica del territorio.
Ricordo a me stesso che per prevenire possibili allagamenti e per una corretta gestione, occorre mettere subito in sicurezza i canali gestiti dal Consorzio di bonifica .
Avv. Paolo Carrano