LIQUIRIZIA CALABRESE: LA PIU’ BUONA DEL MONDO CONFERMATO DALLA ”ENCICLOPEDIA BRITANNICA”
di Rodolfo Bava
Recentemente, l’Enciclopedia Britannica ha considerato e definito la liquirizia calabrese la migliore del mondo. Si riferisce alla liquirizia di Pina Amarelli che la produce nella zona Corigliano – Rossano.
Tale pianta era già nota nel XVII secolo. La denominazione “Liquirizia di Calabria” compare nel 1903 per distinguerla dalla “Liquirizia di Russia”. Negli anni 2000, grazie ai contributi europei, la produzione della liquirizia è stata rilanciata ed incentivata raggiungendo 2.500 tonnellate di radici ogni anno. Creando un Museo Aziendale dedicato alla liquirizia, unico al mondo.
“Questa è la Calabria sconosciuta ed inesplorata e proprio per questo eccezionale” ha spiegato Pina Amarelli, produttrice della liquirizia che porta il suo nome. Ha poi ricordato l’avvio nel 1919, su iniziativa dell’innovatrice Giuseppina Amarelli, della produzione di scatolette di metallo con numerose varianti ancora oggi attuali.
Ed ecco alcune notizie sulla liquirizia:
- Il raccolto della liquirizia avviene ogni 3 o 4 anni;
- Prospera se il terreno risulta argilloso;
- Cresce moto bene nella pianura di Sibari;
- Nessuna controindicazione, neanche per gli ipertesi;
- Il colore naturale non è il nero, ma il marrone intenso;
Ecco le innumerevoli proprietà medicinali. Ricca di sostanze anti ossidanti. Ha delle proprietà anti infiammatorie che aiutano le vie aeree. La liquirizia è inoltre gastro protettiva e antiulcera. Non sono pochi gli chef che la utilizzano in cucina.
In Calabria si concentra circa l’80 per cento della produzione italiana di liquirizia. L’area di maggiore trasformazione si trova nei Comuni di Rossano e Corigliano. Da sempre la liquirizia è stata per la nostra regione una fonte di pregio e ricchezza soprattutto grazie al Duca di Corigliano che fondò la prima fabbrica nel 1715.
Il prodotto, nella varietà denominata in Calabria “Cordara”, ha ottenuto la certificazione DOP nel 2011.