Sapri (SA) – La riflessione di Giada Bonizio: “Ogni giorno è il 25 novembre”
La toccante riflessione di Giada Bonizio, accompagnerà la performance visiva di Roberta Del Medico, che ha girato un cortometraggio come monito al fatto che ogni giorno deve necessariamente essere il 25 novembre.
Nel video infatti la si vede scrivere su una agenda rossa, colore simbolo della lotta alla difesa delle donne, su ogni pagina della stessa “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Un corto totalmente silenzioso ma dal grandissimo impatto emotivo. Entrambi i lavori verrano esposti in occasione della mostra che si terrà a Sapri presso la Casa del Buon Pastore.
di GIADA BONIZIO
Non basta un singolo giorno del calendario, come non è abbastanza il solo ricordare. La cronaca recente ce lo ricorda bene: Giulia Cecchettin, Rita Talamelli, Giulia Tramontano, ma prima di loro tante, troppe altre donne. La lista è immensa e macchiata del sangue di tante donne innocenti; il nostro compito è imparare dal passato affinché non si ripeta mai più e renderci parte attiva del cambiamento. Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è consapevole di ciò e con un dolore lacerante nel petto non ha perso tempo e si è messa subito in gioco, riportando l’attenzione della comunità su un problema enorme e che ci attanaglia da troppo: il patriarcato, sistema che fin troppo spesso sfocia nella violenza di genere. Non bisogna ad esso pensare solo nella sua culminazione, che è il triste scenario del femminicidio, ma bisogna concentrarsi soprattutto sulle sue fondamenta, affinché esse vengano abbattute prima ancora di arrivare all’apice della violenza: riprendete quell’amico che fa delle battute sessiste, che crede di essere simpatico affermando che il posto delle donne sia in cucina o chine sul pavimento a lavare. Riprendete quell’amico che deride le donne, che ne sminuisce l’opinione e le idee solo a causa del loro genere, intervenite se per strada vedete una donna in difficoltà che viene verbalmente o fisicamente molestata. È arrivato il momento di cambiare, ed Elena lo sa fin troppo bene; ma lo sanno fin troppo bene anche coloro che sminuiscono le sue parole e i suoi interventi appellandosi alle cause più futili, come il suo stile gotico o l’eye liner appuntito. Una donna consapevole, con idee ferme e uno stile al di fuori dei canoni convenzionali fa ancora troppa paura ad un mondo che invece la vorrebbe sottomessa a piangere inerme, ma soprattutto il fatto che le sue parole vengano sminuite e derise dimostra ancora una volta come in Italia ci sia un grave problema. Il momento di agire è adesso, affinché simile tragedie non si ripetano mai più.Dobbiamo ripetercelo e agire ogni giorno, non solo il 25 novembre.
Giada Bonizio, Studentessa Lingue Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”