Carlo Nordio: la leale collaborazione tra CSM e Ministro della Giustizia
di Pietro Cusati detto Pierino
La fiducia dei cittadini nei confronti dei magistrati come “pilastro dello Stato di diritto” da rinsaldare con le riforme. E un “plauso” esplicito ai magistrati per i loro sforzi che stanno portando a risultati “incoraggianti” rispetto agli obiettivi richiesti dal Pnrr, il taglio dei tempi dei processi e la riduzione dell’arretrato. Il ministro Carlo Nordio per la prima volta è andato al Csm, nel plenum, presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non pronuncia alcun discorso, usa toni concilianti. Qualunque cambiamento della Costituzione, promette Nordio, non potrà mai portare alla sottoposizione del pm al potere esecutivo. Il PNRR rappresenta per la giustizia un’occasione unica per l’Italia, il cui successo dipende dall’impegno di tutti. La collaborazione tra CSM e Ministro della Giustizia è la chiave per restituire al Paese una giustizia sempre più vicina ai bisogni della collettività .Il Guardasigilli Carlo Nordio ha affrontato diversi punti nella relazione al CSM, dalle riforme agli investimenti per il comparto giustizia. Il concetto di leale collaborazione deve essere inteso come principio che orienta gli attori del sistema ordinamentale verso un raccordo, di pensiero e di azione, per il raggiungimento degli obiettivi comuni. La collaborazione effettiva è la precondizione anche per una migliore legislazione, ferma la funzione del Parlamento, nel rispetto della separazione dei poteri. Rinsaldare il rapporto di fiducia della collettività nei confronti della magistratura, uno dei pilastri dello stato di diritto. Il processo civile, un settore ingiustamente in ombra nel dibattito politico e nel dibattito pubblico, ma essenziale nella vita dei cittadini e una priorità.La lentezza della giustizia civile costa allo Stato circa il 2% di Pil. La giustizia riparativa, una conquista del diritto penale moderno e il processo penale telematico. Il Bilancio di previsione dello Stato» indica in totale la cifra di oltre 11miliardi di euro con un incremento, rispetto alla previsione 2023, di oltre 150 milioni di euro. Sì alle pagelle per i magistrati, “non vedo la macchinosità del sistema” e “faccio presente che il giudizio di questi magistrati viene dato dagli stessi magistrati del Consiglio superiore della magistratura senza nessuna interferenza del potere esecutivo. Vi è, anzi, una estensione di garanzia nei confronti dei magistrati”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha specificato che “ogni volta che viene meglio specificata la tassatività di un comportamento che può essere fonte di un illecito una persona sa quello che può fare e quello che non può fare”. Non ci deve essere “nessun scandalo” nel “ritenere che chi svolge una mansione estremamente importante possa essere sottoposto a un esame psicoattitudinale”. Ha specificato che ovviamente si tratta di una “materia complessa” e che pertanto va “concordata anche con il CSM, gli ordini forensi e quelli accademici”.