La Madonna di Loreto: le celebrazioni nel Cilento
di Antonella Casaburi
Il 10 dicembre ricorre la festa liturgica della Madonna di Loreto, in ricordo della traslazione della Santa Casa di Nazaret a Loreto. La tradizione lauretana, che narra il miracoloso trasporto della Dimora della Vergine Maria ad opera degli Angeli nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294, spinse papa Benedetto XV a nominare la Beata Vergine di Loreto “Patrona di tutti gli aeronautici”. Fin dal Trecento moltitudini di fedeli si recano al Santuario di Loreto, fino ad indurre nel 1520 papa Leone X ad equiparare il voto dei pellegrini del Santuario di Loreto a quello di Gerusalemme.
Papa Giovanni Paolo II scrisse: “Quello Lauretano è un Santuario mirabile … Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazaret è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una ‘casa’… La casa del Figlio dell’uomo è dunque la casa universale di tutti i figli adottivi di Dio. La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa”.
Innumerevoli sono i luoghi di fede, ospedali, come pure Congregazioni religiose, intitolati al nome della Vergine di Loreto. Nome che, cambiato in Loredana , è tra i più diffusi fra le donne. Anche nel Cilento la Madonna di Loreto è particolarmente venerata: a Palinuro, Capaccio, Massicelle, Ostigliano, Monte San Giacomo , Trentinara. Qui a Trentinara sorge il Santuario della Madonna di Loreto, il cui culto, qui come in altre parti del Cilento, è da far risalire ai monaci basiliani, quei monaci italo-greci fuggiti dai Balcani dalla Siria e dall’Asia Minore all’epoca della guerra gotico-bizantina e, successivamente, dalle persecuzioni iconoclaste. I basiliani, durante quello che fu il lungo periodo di decadenza medievale, portarono nel Cilento i loro culti e la loro laboriosità, creando i primi nuclei di molti paesi dell’odierno Cilento. A loro si deve anche la fondazione del Santuario della madonna di Loreto di Trentinara. La stessa struttura dell’edificio e quella del campanile richiamano la tipica architettura dei “cenobi” basiliani. Gli affreschi del soffitto sono attribuiti a Fratel Angelo, ultimo eremita e custode del santuario. Vi è anche una leggenda che parla di frequenti apparizioni mariani nei pressi del santuario di Trentinara. Il Pozzo della Madonna, a poche decine di metri dal Santuario, esalta la sacralità dell’acqua come valore totemico di una civiltà contadina.