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11 Maggio 2025

MERCATO SAN SEVERINO (SA) – GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZACITTÀ PRIMA E LIBERA – INSIEME PER LA CITTÀ – CITTÀ DI DOMANI

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Riceviamo e Pubblichiamo

Anche questa volta non si perde occasione per dire la propria versione, spacciandola per verità!
Non c’è stato nessun contenzioso del Comune di Mercato San Severino contro l’Anac, ma solo l’intervento in un giudizio che è stato instaurato dalla Sanseverino Energia s.r.l., con il fine di motivare la scelta compiuta dall’Ente, in continuità con la prima convenzione del 2014 (che aveva invece sottoscritto proprio l’allora Sindaco Romano).
La vicenda non inizia nel dicembre 2021, ma quando la Giunta Somma, con delibera n. 197 del 5.10.2018, disponeva l’annullamento della delibera di G.M. n. 100 del 4.4.2014 in base alla quale l’allora Sindaco Romano aveva sottoscritto la convenzione per la durata di 18 anni, ritenuta in contrasto con la normativa vigente al momento della sua adozione. Tale vicenda veniva definita con sentenza del TAR Campania- Salerno, n. 1723/2018 che dichiarava non annullabile la convenzione, decorso il termine dei diciotto mesi dalla sottoscrizione e ad investimento avviato.

Pertanto, visto che la convenzione originaria (18 anni) prevedeva l’efficientamento solo di parte del capoluogo, considerata l’esclusione di Piazza Dante e Via Principe di Carignano, e che le condizioni finanziarie del Comune (in pendenza di riequilibrio economico finanziario, le cui responsabilità anche in questo caso vengono dimenticate dal Consigliere Romano) impedivano di pianificare interventi con costi direttamente a carico dell’Ente, il Consiglio comunale, con la delibera del dicembre 2021 ha approvato un nuovo piano, confluito nella nuova convenzione, per realizzare l’efficientamento energetico ed il rinnovo dei corpi illuminanti, ormai obsoleti, nelle frazioni del territorio comunale, allora DIMENTICATE dallo stesso Romano nell’arco di tre anni; inoltre la Sanseverino Energia, avrebbe dovuto acquisire anche i residui 25 (venticinque) contratti di fornitura di Energia Elettrica ancora intestati all’Ente, oltre a quelli già volturati. Il costo annuale, quindi, sarebbe passato da 750.000 a 860.000 euro ma, diversamente da quello che dice Romano, con un risparmio annuo per l’Ente, perché non sarebbero stati più a carico del Comune i 25 contratti di fornitura sino ad allora a carico dell’Ente. Con il prolungamento del servizio il Comune avrebbe pagato i maggiori oneri per realizzare l’intervento in TUTTE LE FRAZIONI.
Quindi, nessuna furbata o operazione losca, ma un intervento che cercava di dare all’Ente qualcosa che con investimenti propri non avrebbe potuto mai fare, grazie all’inconsulto modo di amministrare di chi era “scappato” nel 2016!
Le sirene che si fanno suonare sul pagamento del canone fanno parte sempre della scena, perché è evidente che il pagamento del canone che l’Ente ha pagato è salvo; oggi sono caduti gli effetti della sola nuova convenzione, quindi fino al 2030 la convenzione precedente resta in vigore ed il Comune è tenuto al pagamento del canone; quindi, se ci fosse differenza, la stessa verrebbe recuperata sui pagamenti correnti.
Si ripete, il Comune non ha fatto nessuna causa all’ANAC, ma oggi ha preso atto di quanto stabilito dal Tar Campania – Salerno, sul ricorso proposto dalla Sanseverino Energia.
Per quanto riguarda i chiesti controlli della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, anche in ordine alle spese legali, ebbene siamo i primi ad auspicarli; li abbiamo chiesti e li sollecitiamo anche rispetto alla mole di debiti fuori bilancio, costituiti da capitale, interessi di mora, interessi legali, spese legali di difensori di fiducia e di controparte, che il Consiglio comunale dal 2018 ad oggi sta riconoscendo.
Visto che parla di società privata sarebbe il caso che lo stesso Romano informasse gli Enti che oggi chiama in causa su come la società divenne completamente privata e magari illustrasse le varie modifiche alla convenzione originaria, con l’esclusione di aree come il cimitero comunale, e d’altro canto rappresentasse ai cittadini perché con una convenzione di 18 anni furono efficientate solo alcune aree del capoluogo e quali controlli furono effettuati sui lavori considerato che nelle poche strade dove si intervenne oggi c’è più buio che luce.
Noi non accusiamo nessuno, rispondiamo solo con i fatti e con gli atti, senza nessuna arroganza. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi!

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