PROGETTI “NO OIL” ENI – SHELL NELLA REGIONE LUCANIA
di Rodolfo Bava
Sono ben cinque i progetti approvati nell’ambito dell’“Accordo Progetti di Sviluppo” tra la Basilicata, l’ENI e la Shell Italia. Ambedue le Società sono impegnate ad investire 90 milioni di euro nel corso dei prossimi dieci anni.
Il primo progetto si chiama “Basilicata Electric Regione” e mira alla creazione del più grande polo per la mobilità elettrica sostenibile nel Mezzogiorno d’Italia. Il secondo progetto è “Basilicata open lab”, il quale mira a creare un hub di Youle (ovvero: La Scuola ENI per l’Impresa) dedicata alle attività di incubazione e avviamento delle Imprese.
Il terzo progetto consiste nella produzione di biometano dagli scarti agricoli. Attualmente in Italia esistono 27 impianti di biometano con capacità di produzione di 25,45 m3 l’ora e circa 200 impianti di biogas. Soltanto due impianti esistono nel Sud Italia: uno in Calabria ed uno in Sicilia.
Sorge a Rende, a pochi chilometri da Cosenza, presso il sito di Calabra Maceri, azienda specializzata nel recupero e smaltimento dei rifiuti urbani, ed è in grado di trasformare 40.000 tonnellate annue di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata in 4,5 milioni di metri cubi di biometano, oltre a produrre 10.000 tonnellate di ammendante compostato, un fertilizzante ideale per l’agricoltura biologica.
Agri Hub Basilicata è il quarto progetto destinato alla produzione di olio vegetale a fini energetici. Vi è anche un “Programma di rigenerazione urbana sostenibile” di oltre tre milioni di euro nel corso dei prossimi tre anni, al fine di supportare la Regione Lucania nella definizione e monitoraggio di progetti ed azioni diffuse di rigenerazione territoriale, promuovendo la valorizzazione e la promozione del patrimonio ambientale e culturale.
Ottima occasione per detta Regione.