Augusto Barbera è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale, le sue parole sulle ”donne impazienti” sono state fraintese?
di Pietro Cusati detto Pierino
Augusto Antonio Barbera, Professore emerito di diritto costituzionale nell’Università di Bologna, già Ministro per i rapporti con il Parlamento nel governo Ciampi, è stato eletto Presidente della Corte costituzionale il 12 dicembre 2023, e sui social è già diventato virale un video che contiene un estratto del suo discorso d’insediamento : “Lo dico in particolare a molte donne impazienti, che nell’auspicare nuovi traguardi, non bisogna dimenticare quelli che sono stati i progressi fatti. Non bisogna dimenticare tutto ciò che è stato fatto. Da quello che è stato fatto si ha la possibilità di avere ulteriori progressi, ma sapendo che la strada è importante con tempi che vanno rispettati.” Il neo-presidente rimarrà in carica fino al 21 dicembre 2024, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale. Come primo atto da presidente, il professor Barbera ha nominato vicepresidenti i giudici Franco Modugno, Giulio Prosperetti e Giovanni Amoroso. Dal 21 dicembre 2015 è giudice della Corte costituzionale e suo presidente dal 12 dicembre 2023. Nato ad Aidone in Provincia di Enna il 25 giugno 1938, il professor Augusto Antonio Barbera è stato eletto Giudice della Corte costituzionale dal Parlamento il 16 dicembre 2015 . Si è formato nell’Università di Catania dove, nel 1968, ha conseguito la libera docenza in diritto costituzionale. Nell’ambito dell’attività accademica, è stato professore ordinario di Diritto costituzionale nelle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (dal 1994 al 2010) e dell’Università di Ferrara (dal 1970 al 1977). L’attività di ricerca è stata prevalentemente svolta attorno ai temi delle fonti normative, del sistema delle libertà costituzionali, dell’ordinamento regionale e locale, delle forme di governo, degli organi costituzionali e dei sistemi elettorali. Tra le pubblicazioni più significative «Costituzione della Repubblica italiana» in Annali della Enciclopedia del diritto, vol. VIII, Giuffré, Milano, 2016 e ha pubblicato il saggio “Laicità – Alle radici dell’Occidente” edito da Il Mulino, Bologna, 2023. Dal 1999 al 2015 è stato Direttore di “Quaderni costituzionali. Rivista italiana di diritto costituzionale”. Tra gli altri incarichi, è stato componente effettivo e Presidente del Collegio Garante della costituzionalità delle norme della Repubblica di San Marino dal 2003 al 2012; nonché Vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, nel quadriennio 2001-2005. Ha fatto parte di diverse Commissioni presso Regioni e Ministeri. Tra queste, è stato Presidente della Commissione governativa che ha portato all’elaborazione del Testo unico delle leggi sulle autonomie locali ed è stato inoltre chiamato a fare parte, nel maggio 2013, della c.d. Commissione dei “Saggi”, costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la revisione della seconda parte della Costituzione. Ha svolto attività politica: è stato eletto alla Camera dei deputati per cinque legislature, fra il 1976 e il 1994. Dal 1987 al 1992 è stato Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonché, dal 1983 al 1985, componente della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali (Commissione Bozzi); dal 1992, è stato Vicepresidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (Commissione De Mita-Iotti). È stato tra i promotori dei referendum elettorali del 1991, del 1993 e del 1999 che hanno portato all’introduzione dell’elezione diretta dei sindaci e al superamento del sistema proporzionale. Nell’aprile 1993 è stato nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento (Governo Ciampi).