SPECULAZIONE ENERGETICA E VENDITA DEL TERRITORIO SARDO
di Avv. Alberto Appeddu (Libero pensatore sardo)
Un plauso all’amica Rita Corda ed a tutto il Comitato Selargius contro il Tyrrehenian link, pari apprezzamento per il ricorso Straordinario al presidente della Repubblica presentato dal sindaco Gigi Concu, contro la costruzione di due centrali elettriche nel territorio selargino.
Il sindaco Concu, intervistato dall’Unione Sarda dice che chiederà, giustamente, chiarimenti al nuovo presidente della Regione.
Invito, però, Gigi ed il comitato tutto a leggersi il curriculum vitae lavorativo della nuova presidente della Regione.
Una riflessione.
Per anni, anziché incentivare la produzione agricola si sono pagati gli agricoltori per non coltivare i terreni.
Perché?
Semplice.
Per permettere alle multinazionali di impiantare nuove centrali elettriche, pale eoliche, pannelli fotovoltaici e solari.
Una segnalazione: stanno girando per le campagne sarde, procacciatori d’affari che stanno proponendo ad agricoltori, spesso sovraindebitati o con terreni all’asta, di risolvere i loro problemi cedendogli terreni, spesso pignorati, pagando i loro debiti alle banche e dando loro pure denari.
Ma siamo sicuri?
È antieconomico!
Domanda: non è che queste aziende, spesso legate a grosse multinazionali, stiano monitorando i prezzi d’asta, per prendere quelle terre a pochi euro?
Perché la Sardegna per queste operazioni speculative?
Perché siamo al centro del Mediterraneo e siamo pochi, quindi, rispetto ad altre Regioni d’Italia, queste speculazioni troverebbero meno resistenza.
Giacché, come sostengo da anni, la politica italiana tutta è al servizio delle multinazionali, ovviamente globaliste, non è che l’operazione vittoria del centrosinistra in Sardegna, visto il curriculum vitae lavorativo del neo presidente della Regione, donna professionalmente, sicuramente brillante, sia stata un operazione concordata per permettere a chi crede in questo tipo di speculazioni di portarle a termine, permettendo al Governo centrale di salvare la faccia?
Me lo domando perché è illogico e contro qualunque strategia elettorale candidare Presidente della Regione un sindaco, con tasso di popolarità bassissimo (trez’ultimo posto negli indici di gradimento dei sindaci delle principali città italiane): un vero suicidio politico!
La storia dirà se questo pensiero sia fondato oppure no.