1 aprile, lo scherzo che Cleopatra fece a Marco Antonio
di Antonella Casaburi
Le origini della scherzosa tradizione del 1 aprile affonda le radici in tempi antichissimi.
Il 1 aprile i Romani celebravano i Veneralia, festività dedicate a Venere Verticordia, dove l’epiteto attribuito alla dea dell’amore significa “trasformatrice di cuori”, ad indicare la capacità della dea di tramutare i pensieri lussuriosi in condotte pudiche.
Altre festività riconducibili al 1 aprile sono le Hilaria: dedicate alla dea della terra, Cibele, celebravano l’arrivo della primavera. Durante queste celebrazioni, che erano gioiose ed allegre, si organizzavano burle ed era consentito fare scherzi e prendere in giro.
Si narra che uno dei primi scherzi sia collegato a Cleopatra e a Marco Antonio. Una gara di pesca avrebbe visto gareggiare fra loro la regina d’Egitto e il console romano. Per non rischiare d’esser vinto, Marco Antonio ordinò di far attaccare in segreto delle prede al suo amo. L’astuta Cleopatra, scoperto l’inganno, ordinò che vi fosse attaccato un pesce finto, prendendosi così beffa dell’innamorato.