Sapri, imbrattato il monumento ai caduti
di PINA CIMMINO
Un atto stupido, dissacrante, tipico di chi non avendo forza di argomentazione razionale, imbarbarisce la vita pubblica, vicariando versi animali con gesti criminali.
La parola che consente il dialogo, il confronto delle idee, è la più alta espressione di comunicazione umana, che consente di organizzare la vita politica e sociale di un popolo. Imbrattare monumenti dileggia ideali, imbavaglia la storia e, in questo caso, dissacra la vita umana. E per sacralità della vita umana deve intendersi un valore alto e comunemente condiviso, senza steccati ideologici e confessionali. Chiunque, da qualunque parte si ponga, vilipende la vita è un suicida, perverso auto antropofago.
L’Uomo è “un animale politico” e, per organizzare il vivere sociale, ha bisogno di darsi delle regole, certamente sempre perfettibili, ma imprescindibili.
Chiunque fruisce di un servizio, da altri organizzato, istituzionalizzato, non può enfatizzare una bieca anarchia, precipitando in una intrinseca contraddizione concettuale.
Il pensiero libero elevi l’asticella del confronto per un vivere vocato al bello e al bene comune, con il contributo creativo di tutti e non brutalmente distruttivo.
Simili atti sono parcellizzazione di una guerra globale, mondiale, che investe tutta l’umanità, con fetido vento nefasto.
Fermiamoci e ritroviamo la prospettiva alta della dignità del nostro genere umano.