Il Metropolitan Museum of Art di New York celebra l’arte italiana con Angelo Accardi
Il Metropolitan Museum of Art, detto anche “The Met”, è tra i più importanti musei al mondo, istituito nel 1870 a New York, negli Stati Uniti. Quest’anno il comitato scientifico dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron Metropolitan Museum of Art of New York, ha voluto rendere omaggio ad Angelo Accardi, un artista italiano apprezzato anche fuori dai nostri confini, che ha saputo mantenere un legame vivo con la grande tradizione figurativa italiana dal Rinascimento al Realismo magico, attraverso il registro ironico e a volte caustico del Pop Surrealism.
L’edizione 2023/2024 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea verrà presentata nella sala conferenze Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall del Metropolitan Museum of Art, con una lectio magistralis della curatrice italiana Ariadne Caccavale, in presenza dell’artista.
Violet: Venus lives matter
“Violet”, la scultura di Angelo Accardi selezionata per la copertina dell’Atlante, realizzata in resina poliuretanica verniciata e alluminio laccato, rende omaggio a tutte le veneri nere – da Angela Davis a Beyoncé – che hanno fatto la differenza con la bellezza delle loro esistenze.
Il colore viola, come dall’omonimo romanzo di Alice Walke, è il simbolo della condizione femminile nel Sud degli Stati Uniti nei primi anni del ‘900. Essere donna ed essere di colore significava non avere nessun diritto, nessun valore. Il colore viola ha un doppio significato perché ricorda i fiori di campo che riaccendono la speranza, anche nei momenti più neri.
Angelo Accardi: il surrealismo del quotidiano.
Gli esordi sono caratterizzati da una ricerca spasmodica sulla figura umana: i corpi sono rappresentati in uno stato quasi larvale, avvolti da una caligine che li rende opalescenti. Dopo gli anni dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si avvicina all’informale di Vedova e Burri. Negli anni ‘90 apre la sua bottega/factory a Sapri, suo paese natale, e inizia a sperimentare le prime sculture ispirate alla tradizione classica, realizzate in chiave pop.
Sono gli anni delle prime mostre importanti a Monaco di Baviera, Milano, Roma. Nei primi anni 2000 compaiono nei suoi quadri per la prima volta gli struzzi che diventeranno nel tempo una sorta di alter ego dell’artista. Attraverso la tecnica della decontestualizzazione, Accardi introduce il concetto di Misplaced, ambienti a noi noti come gallerie, musei o centri urbani, invasi da coloratissimi struzzi. Per la loro nota imprevedibilità, l’inquietante presenza “Fuori posto” dà corpo alla paura indefinita tipica della società liquida teorizzata da Zigmunt Bauman nel suo saggio “Liquid Fear”. Sensazione che ha poi trovato profeticamente ragione in eventi drammatici che hanno coinvolto il mondo globalizzato con un devastante effetto Domino.
“Stranieri Ovunque” La 60^ Biennale d’arte di Venezia
L’artista – sempre sensibile ai temi sociali – oggi è presente alla 60^ Biennale d’Arte di Venezia con “Icarus’dream” un’opera dedicata ai migranti con il tema “Nemo Propheta in Patria”, che riafferma il diritto inalienabile di ogni essere umano a migliorare la propria condizione per conquistare il pieno diritto di cittadinanza. Perché nessuno si senta straniero. Ovunque.