Il Taccuino di Baudelaire del 16 maggio 2024
Rubrica”Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati
Indiretto di Fontana
Il produttore, regista e attore napoletano Gaetano Di Vaio, 56 anni, è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Giugliano in Campania dopo un incidente avvenuto la scorsa notte a Qualiano, vicino a Napoli: Di Vaio, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, ha perso il controllo dello scooter sul quale viaggiava ed è finito a terra, riportando serie lesioni.
È stato ricoverato in codice rosso e la prognosi è riservata.
Un passato da ragazzo di strada, la vita di Di Vaio, 56 anni, originario di Piscinola, quartiere nella periferia nord di Napoli, è una storia di riscatto. Finito da giovanissimo in carcere, ha studiato ed ha deciso di diventare operatore sociale. In carriera, ha raccontato il disagio sociale e la lotta alla criminalità ed è oggi un punto di riferimento per molti giovani cineasti napoletani. (sintesi da Ansa Campania)
Centoparole e…oltre di Reynolds
Grotte di Castelcivita. Venerdì 24 Maggio, dalle ore 19:00, all’interno delle Grotte, ci sarà il secondo appuntamento con il Premio Grotte di Castelcivita.
Attori e Scrittura. Paolo Calabresi e Peppino Mazzotta, fra i più talentuosi e prolifici attori del nostro teatro e volti noti e assai apprezzati del piccolo e grande schermo, ci racconteranno sé stessi e i loro libri. Storie di bellezza e follia.
Conduce la serata la giornalista de La7 Maria Pia D’Orazi. Ingresso gratuito, prenotazione non necessaria.
L’editoriale di noantri di Luciano B.
Noto parecchie manifestazioni sulla legalità, legalità! legalità! legalità!…in francese, legalite! legalite! liberte!.. legalità è come la libertà, ( pure u pappavallo adda prua’)..anche il pappagallo la deve provare, chiaro!
Punto di domanda..ma perché esiste ancora la legalità…buona giornata (UA)
Cinema, sulle onde di…
I DANNATI di Roberto Minervini
Presentato in selezione ufficiale Un Certain Regard a #Cannes2024, dal 16 maggio al cinema, in contemporanea con il Festival.
Dopo aver raccontato gli Stati Uniti attraverso il genere del “documentario di creazione”, Minervini ci porta nel cuore della guerra di Secessione, per seguire un gruppo di volontari dell’esercito inviati a presidiare le terre inesplorate dell’Ovest. Nel loro viaggio verso la frontiera ritroviamo il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei lavori precedenti del regista.
Una produzione Okta Film e Pulpa Film con Rai Cinema in coproduzione con Michigan Films in associazione con Stregonia e Moonduckling Films.