21 Novembre 2024

Padula (SA) – Presso la Certosa si è parlato dell’apertura dell’Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi

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Pochi giorni fa e precisamente il 7 maggio u.s. si è tenuto presso la Certosa di Padula (SA) un importante dibattito sulle nuove opportunità che darà al nostro territorio l’apertura confermata per l’11 luglio 2024 dell’Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi. Previsti per l’anno 2024 almeno 400.000 arrivi e si prevedono (parole del ing. Andrea Prete Presidente della CCIAA di Salerno) entro i prossimi tre anni quando si andrà a regime 4 milioni di arrivi. Questa infrastruttura ha incontrato diversi ostacoli ma finalmente entra in esercizio grazie anche ad una serie positiva di fattori, tra cui il contributo determinante della Regione Campania. Sono intervenuti nel dibattito diverse autorità dell’intera Provincia di Salerno e soprattutto del Vallo di Diano che hanno fatto gli onori di casa ai propri ospiti giunti numerosi (offrendo anche un momento di convivialità). Grazie in particolar modo all’impegno della dottoressa Maria Antonietta Aquino Presidente Confesercenti Vallo di Diano che ha saputo coinvolgere i rappresentanti politici del territorio, le imprese e i rappresentanti Confesercenti. Presente la delegazione Confesercenti di Vallo della Lucania guidata dal loro Presidente Gaspare Ruocco e dal Direttore Domenico Arcaro; e poi con la partecipazione ed un proprio intervento nel dibattito del vicesindaco di Vallo della Lucania Avv. Tiziana Cortiglia nonché Presidente del neo Distretto del Commercio Diffuso “Origini”. Molti sono stati i temi trattati e sviscerati iniziando dalle nuove attività da farsi per migliorare i trasporti, la recettività e la formazione che le imprese tutte e i cittadini dovranno iniziare per essere pronti a questa nuova “chance” e a saperne cogliere i frutti. Quindi ognuno di noi mai come ora è chiamato a fare la propria parte per migliorare l’esistente con investimenti innanzitutto formativi ed economici così da poter dare una nuova possibilità ai nostri giovani di rimanere qui nella propria terra per limitare lo spopolamento anzi ribaltare la tendenza.

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