Il Taccuino di Baudelaire del 13 giugno 2024
Rubrica: “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati
Indiretto,
Napoli, lapide del poeta sotto un condizionatore,
22 giugno Cilento in bici,
se leggi,
poeti,
amo ancora Jim Morrison
Indiretto di Fontana
Entra in vigore il 15 giugno prossimo il periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi in Campania: uno stato che permarrà per quattro mesi e cioè fino al 15 ottobre, salvo proroghe.
Sintedi Da Ansa – Lo ha stabilito la Direzione Generale della Protezione Civile regionale in virtù delle valutazioni del Centro Funzionale Multirischi sul quadro climatico.
E’ quanto si legge in una nota della Regione Campania.
Al fine di salvaguardare il patrimonio boschivo, scattano 5 importanti misure: divieto di accendere fuochi all’aperto nei boschi e fino ad una distanza di 100 metri da essi, nonché nei pascoli; divieto di combustione di residui vegetali, agricoli e forestali; divieto di abbruciamento stoppe ed erbe infestanti, anche incolte; divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come “lanterne volanti”, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici ad una distanza non inferiore a 1 chilometro dalle superfici boscate e pascoli, salvo deroghe specifiche. Ed ancora divieto di compiere le seguenti attività nei boschi e nei pascoli: usare motori o fornelli che producano brace o faville; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; far brillare mine; fumare o compiere altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio come, ad esempio, gettare fiammiferi o sigarette accese.
E poeti non ce ne sono tanti nel mondo by Ligabue
Se vi trovate a passare dalla zona di piazza del Carmine e di piazza Mercato o ancora dal Rettifilo a Napoli, fate una piccola deviazione dint’ ô Lavinaio, esattamente a Vico delle Ferze, a pochi passi anche da quella che fu la casa di Masaniello, e qui ci troverete una lapide. Certo non è un gran bello spettacolo, perché quella lapide installata dal Comune di Napoli il 16 aprile 1999, è posizionata sotto di un condizionatore, tra tubature dell’acqua, fili vari e su di un muro tutto sgarrupato.
Quella è stata l’umile abitazione di uno dei più grandi (e sfortunati) poeti/autori in lingua napoletana: Vincenzo Russo.
Nato il 16 marzo del 1876 proprio al Lavinaio e da un’umile e numerosa famiglia (era il primo dei figli), alla prematura morte del padre che esercitava il mestiere di solachianiello (ciabattino) e che lui già da ragazzino aiutava anziché andare a scuola, dovette trovare lavoro come operaio in una fabbrica di guanti ma, desideroso di “imparare”, frequento le scuole serali.
Un giovanotto gracile, cagionevole e malaticcio ma dotato di una profonda sensibilità, si innamorò di una certa Enrichetta Marchese, figlia di un gioielliere e per questa differenza di classe sociale, l’amore non sarebbe stato mai corrisposto ma restò solo nel cuore di Vincenzo e tale sentimento servì a fargli scrive versi memorabili che sono rimasti nella storia.
L’incontro con il compositore Eduardo Di Capua (il compositore tra tante altre musiche di ‘O Sole mio) poi, fece sì che dai due nascessero veri e propri capolavori del repertorio classico napoletano che poi faranno il giro del mondo e verranno cantate anche da interpreti stranieri.
Una di queste, “Maria, marì” (1899, Di Capua/Russo) è stata scelta dalla Walt Disney quale musica da inserire nel cartone animato “Tom & Gerry” allorquando sbarcano a Napoli.
Di Russo ricordiamo inoltre “I’ te vurria vasà” (1900, Di Capua/Russo), “Torna maggio” (1900, Di Capia/Russo). Queste melodie sono state cantate dai più grandi interpreti, da Enrico Caruso a Tito Schipa, da Giuseppe Di Stefano a Beniamino Gigli, da Tullio Pane a Bruno Venturini, da Sergio Bruni a Roberto Murolo, da Mario Abbate a Giacomo Rondinella, da Claudio Villa a Mirna Doris ed in tempi più moderni da José Carreras a Luciano Pavarotti, da Andrea Bocelli a Mina e da Massimo Ranieri a Lina Sastri…
Ricordiamo inoltre: “’A serenata d’ ‘e rrose” (1899, Di Capua/Russo), “Canzona Bella” (1904, Di Capua/Russo), “Faciteme felice” (1904, E.De Curtis/Russo), “Nuttata a mare” (1900, Di Capua/Russo), “Serenata palazzola”, “Chitarrata”, “Nterra Pusilleco” “Tutto è fernuto! L’urdema canzona mia” (1904, Di Capua/Russo) “Fronne ‘e rose”, “Marenà, marenà”, “Si tu turnasse”, (1904, Di Capua/Russo), una vera e propria carezza all’anima. Vincenzo Russo morirà di tubercolosi l’11 giugno 1904, a soli 28 anni.
Viene subito da pensare e con un po’ di rimpianto e di tristezza, a quanti altri capolavori avrebbe potuto scrivere un’anima così profonda.
Oggi, per omaggiarlo, oltre a recitare una preghiera, possiamo ascoltare (ad occhi chiusi ed in solitudine) una delle sue canzoni.
Davide Brandi poesie, grazie
Sulle onde di.. by Matti
La Rando Ci-lento è un evento del Rando Tour Campania previsto il 22 giugno 2024, sabato, che si sviluppa tra mare e terra nello splendido scenario del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni. Con i suoi litorali e ambienti marini protetti, le sue strade silenziose e a basso impatto traffico, i suoi borghi interni incastonati tra sorgenti e scenari collinari e montani disegnati da fenomeni carsici, la sua aria, il suo cibo, i suoi ritmi di vita le aree del Parco Nazionale si offrono come spazi ideali per una randonnée e per la promozione e lo sviluppo del ciclismo lento a scopo turistico.
Da Salerno Today – L’edizione di quest’anno propone due percorsi completamente nuovi rispetto alle due edizioni precedenti. I ciclo-viaggiatori andranno alla scoperta del Cilento Antico seguendo due anelli tra il Monte Stella e il Gelbison.
I due percorsi, che descrivono due circuiti con partenza e arrivo da Capaccio Scalo, si sovrappongono in un tronco comune sino a Casalvelino Marina. Il primo anello punta verso il Gelbison, attraversando Ceraso, Vallo della Lucania, Moio Civitella, Piano Vetrale, Acquavella, Stella Cilento, Omignano, Perdifumo, Castellabate, Agropoli, Paestum. Il secondo anello raggiunge invece Acquavella e abbraccia il Monte Stella per ritornare al punto di arrivo. Il mare, i monti, i borghi del Cilento antico le costanti della manifestazione.
Iscrizioni (dal 12/05 al 19/06/2024)
Percorso Lungo: https://www.audaxitalia.it/index.php?pg=calendario_bri_ari&org=291&obid=3113
Percorso Corto: https://www.audaxitalia.it/index.php?
Cinquanta parole by Il famelico vecchietto
14 giugno; venerdì pomeriggio nuovo appuntamento a Stella Cilento con la Rassegna “Se leggi ti lib(e)ri”.
Spazio al romanzo “Le creature del cielo negato” di Pasquale Carelli, Edizioni “L’ArgoLibro”. (FS)
Poeti Credo ci siano troppe luci
accese, la notte.
Ed è per questo che le stelle
non ce la fanno più,
a farci luce dentro.
N.Lembo
Commenti musicali by Rusicabedra
sono nato nel 1951, amo ancora Jim Morrison e i Doors, senza questa musica Apocalipse Now non sarebbe il capolavoro che è..