20 Settembre 2024

di Pasquale Scaldaferri

Giuseppe Conte – dichiarazioni alla stampa 1/08/2024


Preg.mo On. Michele Gubitosa,
alla luce di queste dichiarazioni belle e sostanziose dell’esimio Presidente, di dialogare apertamente con iscritti e simpatizzanti, al fine di raccogliere suggerimenti per rilanciare il Movimento, constato con profondo rammarico che dal mese di maggio, forse perché impegnato alacremente in Parlamento, non ho mai avuto da lei un riscontro oggettivo o una risposta plausibile alle sollecitazioni, da cui -modestamente- poteva prendere spunto per qualche interrogazione o interpellanza nel consesso parlamentare: ad esempio la circostanziata denuncia che ho fatto approdare su reti Rai e network nazionali sulle lungaggini delle liste d’attesa per le prenotazioni di visite specialistiche nelle strutture sanitarie pubbliche.
Ho atteso vanamente, ma neanche un semplice, discreto “grazie”, come si conviene tra persone educate e perbene.
Ma evidentemente è un tratto distintivo che accomuna voi del Movimento quando siete contattati da simpatizzanti o liberi cittadini -non irreggimentati- se è vero come è vero che non è mai aduso alla risposta neppure il senatore Franco Castiello, eletto nel Cilento con il contributo di numerosi simpatizzanti autonomi e indipendenti (senza nulla chiedere in cambio) e che mi contattano frequentemente, esprimendo lagnanze e disappunto per il comportamento poco ortodosso di onorevoli rappresentanti nella “casa degli italiani”.
Forse molti politici di questa famigerata “nuova repubblica”, non credono che un cittadino possa telefonare per un interesse comune, ma esclusivamente per curare il proprio “particulare”. O si cela quell’antico e putrido peccato capitale dell’eccesso di protagonismo che nel 2022 per le paturnie locali tra maggiorenti del M5S e lo strabismo dell’esangue fu Pd del “perdente di successo” Enrico Letta non favorì il patto di desistenza (più volte da me suggerito in alcuni editoriali, baluardo all’estrema destra retrograda e cialtrona, positivamente sperimentato in Francia), consegnando alla storia l’elezione di un leghista nel Cilento liberale, repubblicano e socialdemocratico.
Le mie sollecitazioni non erano dettate neppure dalla curiosità di frequentare per il suo tramite il Palazzo, avendo avuto la ventura di percorrere “il corridoio dei passi perduti” quando lei aveva appena 8 anni.
Ovviamente, auspico che sia lei, quanto il senatore Castiello -già presidente della Fondazione Grande Lucania Onlus, riferimento imprescindibile della nostra indissolubile matrice storico e culturale- siate sempre immuni dal virus che accomuna molti esponenti dell’attuale personale politico.
Ecco perché invito entrambi, in ossequio all’Idea, di essere sempre vigili e presenti, soprattutto rispondere sollecitamente, quando provengono istanze dai territori che vi hanno beneficiato dell’elezione a Montecitorio e Palazzo Madama, derubricando questi spiacevoli inconvenienti a reali e naturali deficit di comunicazione, manifestamente da rimuovere e sanare.
Infine, se in qualche riunione interparlamentare avrà l’opportunità di incontrare il mio conterraneo senatore, mi pregio di chiederle la cortesia di fargli pervenire i miei più cordiali saluti.

Con i migliori sentimenti
PASQUALE SCALDAFERRI

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