16 Settembre 2024

di Antonella Casaburi

Patrona di Lima, del Perù, dell’America latina e delle Filippine, Santa Rosa da Lima è patrona di fioristi, giardinieri e sposi e viene invocata contro la febbre, il mal di stomaco, le eruzioni vulcaniche e i litigi familiari. 

Nel Cilento la devozione per Santa Rosa è particolarmente sentita, e molte sono le Rosa, Rosanna, Rosamaria…

Il suo nome era Isabella ma, bellissima come una rosa, si narra che la sua culla sia stata trovata circondata di petali di rosa. All’età di cinque anni emise il voto di perpetua verginità e fu cresimata da San Toribio de Mogrovejo, futuro patrono di Cannalonga, che in Perù si dedicava alla cura delle anime e che le diede l’appellativo di “Rosa di Santa Maria”, ad indicare il fortissimo legame che Ella aveva con la Vergine del Rosario. 

Col dono divino di vari carismi, come quello di compiere miracoli, della profezia e della bilocazione, Santa Rosa già in vita aveva fama di santità. Santa penitente, condivise la sofferenza con i poveri, gli indios emarginati e maltrattati, e morì a Lima, a soli 31 anni, il 24 agosto giorno di San Bartolomeo. 

L’ultima sua notte, quella del 23 agosto, rinnovò i suoi voti religiosi, ripetendo più e più volte: “Gesù, sii con me”. 

Il suo corpo fu portato nella Cappella della Vergine del Rosario, a cui la giovane  monaca era legatissima, e avvenne il miracolo che tutti poterono vedere: la Madonna della statua, che la Santa tante volte aveva pregato, le sorrise.

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